AVVENTO TEMPO DI ATTESA

V Domenica di Pasqua 2024

“IO SONO LA VITE, VOI I TRALCI” 

Dopo aver affermato di essere il “Buon Pastore”, Gesù utilizza  una seconda immagine, quella della vite, per indicare con un simbolo  la propria identità. Gesù qualifica se stesso come la vite, quella vera,  e identifica il nuovo Israele, la Chiesa, come i suoi tralci. Se siamo  uniti a Lui la nostra vita è feconda e porta frutti, se invece siamo  distaccati da lui siamo come rami secchi e infruttuosi, destinati al  fuoco.  

Le parole di Gesù sono categoriche: “Senza di me, non potete  far nulla!”. Non dice che faremo cose male o a metà, ma che non  faremo proprio nulla. Quindi possiamo correre dalla mattina alla sera,  fare mille cose, impegnarci lodevolmente in molte attività, ma se tutto  questo è fatto senza di Lui, è sterile, vuoto, insignificante. 

La vite, simbolo di benedizione, felicità e fecondità, è così  attribuita da Gesù a sé e ai suoi discepoli, per mostrare che  rimanendo in Lui i frutti saranno abbondanti, ogni richiesta sarà  esaudita, perché corrispondente alla volontà del Signore, e si verrà  innestati nella stessa vita divina (Vangelo).  

E’ quanto afferma, in altri termini, San Giovanni apostolo, che, nel testo della seconda lettura, sostiene che “qualunque cosa  chiediamo, la riceviamo dal Signore, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito” (2^ lettura). 

Il primo frutto che la Parola di Dio identifica nella prima comunità  cristiana, quella descritta da Luca nel libro degli Atti, è una profonda  unità di cuore e d’intenti: lo stesso apostolo Paolo è cosciente di  dover essere in comunione con gli altri discepoli, perché il messaggio  pasquale del Cristo che lui stesso annuncia possa essere autentico  e trovare dimora nel cuore di tante persone chiamate alla fede in  Cristo (1^ lettura). 

don Francesco, vostro parroco

IV Domenica di Pasqua 2024

“GESU’, BUON PASTORE, DONA A NOI LA SUA VITA” 

La quarta domenica di Pasqua è chiamata “del Buon Pastore” ed è la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Gesù è il  nostro pastore, che ci conosce uno ad uno e ci chiama per nome. L’immagine è molto ricca ed era familiare agli ascoltatori di Gesù: il  pastore è colui che custodisce, che conosce, che dona la vita. 

Gesù è il buon pastore che si prende cura della vita di ciascuno  di noi; ci custodisce; gli stiamo a cuore; c’è un legame di  appartenenza che ci unisce a Lui. Non ha pretese sulla nostra vita,  ma aspetta che ci lasciamo prendere tra le sue braccia. 

Il pastore conosce il suo gregge! Il desiderio di Dio è quello di  conoscerci. Gesù vuole conoscerci, stare con noi, “ascoltare” la  nostra vita. Ma siamo noi che abbiamo bisogno di lasciarci conoscere e accettando di stare con lui scopriamo la verità più profonda di noi  stessi! Scopriamo che in fondo il nostro cuore è stato creato per  accogliere l’amore di Dio, tutto l’amore che lui ha per noi. 

Il pastore dona la vita. Colui che ci custodisce e desidera  conoscerci (= amarci) è disposto a donarci un amore totale, tutta la  sua stessa vita. Essere custoditi e conosciuti da Gesù ci dona la  possibilità di una relazione nuova con lui, con noi, con gli altri. 

Ogni vocazione nasce dall’incontro con Gesù e da questo  incontro tra due libertà nasce il cammino vocazionale. La libertà di  Dio di cercarmi, custodirmi, conoscermi e la nostra libertà di  rispondere sì a questo dono d’amore che il Signore ci offre. Senza  questa scintilla di libertà, che fa scattare un rapporto d’amore, non  c’è vocazione, non c’è cammino e non c’è neanche amore. 

don Francesco, vostro parroco 

III Domenica di Pasqua 2024

“IL RISORTO E’ LA NOSTRA PACE” 

Secondo la narrazione dell’evangelista Luca, l’episodio che  ascoltiamo accadde la sera stessa del giorno di Pasqua. Gli apostoli  e altri discepoli erano riuniti insieme a Pietro e parlavano tra loro delle  cose avvenute in quella giornata: il sepolcro vuoto trovato da Maria  Maddalena, Pietro e Giovanni, le donne che dicono “di aver avuto  una visione di angeli” affermanti che Gesù è vivo, l’apparizione di  Gesù Risorto a Simone, la testimonianza dei due discepoli che  assicurano di averlo incontrato lungo la strada verso Emmaus e di  averlo riconosciuto al momento dello “spezzare il pane”. 

Ed ecco che mentre parlavano e commentavano questi  avvenimenti “Gesù in persona apparve in mezzo a loro”. L’evangelista Luca descrive bene gli stati d’animo degli Apostoli e dei  discepoli all’apparire di Gesù: erano “stupiti e spaventati”, “turbati” e  dubbiosi, “provavano una grande gioia”, ma non riuscivano ancora a  credere ai loro occhi ed erano stupefatti. Sono gli stati d’animo propri  di chi si trova all’improvviso di fronte a un fatto gioioso, ma che, nello  stesso tempo, è così straordinario da apparire incredibile, come  appunto la risurrezione di Gesù.  

Dopo aver riconosciuto Gesù nell’atto di spezzare il pane, i  discepoli da Emmaus ripartono in tutta fretta per rientrare a  Gerusalemme; annunciano la gioia dell’incontro con il Risorto.  

La fede è un’esperienza di incontro, ma è anche un cammino,  un itinerario, un passo dopo passo. Come riconoscere allora il  Risorto in mezzo a noi? 1. Tramite le ferite; 2. Tramite l’amicizia, il  dono di sé, che Gesù realizza parlando e mangiando con loro; 3.  Tramite la conoscenza delle Scritture.  

don Francesco, vostro parroco 

Venerdì Santo 2024

Oggi ricordiamo la passione e la morte di Gesù sulla croce. La chiesa è in silenzio, ed è proprio in questo silenzio che la sua vicinanza si fa concreta ai nostri sensi e ai nostri cuori. In questo giorno si è fatto compagno di tutti coloro che soffrono e ci ha indicato la strada verso l’amore vero ed eterno di Dio, che non viene meno, non muore mai ed è più forte della morte.
 
Le celebrazioni di oggi:
 
🕐Ore 14:00 – Via Crucis (a Laghel, in caso di pioggia in Collegiata)
🕐 Ore 20:00 – Celebrazione della Passione e Morte del Signore sempre in Collegiata

IV Domenica di Quaresima 2023

“IN GESU’ VEDIAMO IL VERO VOLTO DI DIO” 

Il tema che percorre tutte e tre le letture della 4^ domenica di  Quaresima è il più bello che possa esistere, la verità più sorprendente e più consolante: Dio ci ama; vuole il nostro bene! 

Come è l’amore di Dio? L’amore di Dio verso il suo popolo è  paziente e premuroso; e vince sempre! E’ un amore che risalta  maggiormente proprio dal contrasto con l’ingratitudine e le  infedeltà del popolo eletto. Dio, nel suo infinito amore, continua a  farci giungere i suoi richiami, e dopo i nostri smarrimenti, ci  accoglie sempre fra le sue braccia. 

La rivelazione suprema più tangibile e sconvolgente  dell’amore di Dio si ha in modo definitivo in Cristo e soprattutto nel  sacrificio della sua croce. Un amore che, come attesta  l’evangelista Giovanni, ha dell’incredibile: “Dio ha tanto amato il  mondo da dare (= sacrificare) il suo Figlio unigenito. Quanta  misericordia, quanta gratuità nei nostri confronti. L’amore di Dio  desidera la salvezza e la vita eterna per tutti i suoi figli. Sta  nell’uomo, nella sua libertà di scelta, accogliere o meno l’offerta e il  dono dell’amore divino. 

Ci lasciamo provocare da alcune domande: Crediamo  davvero all’amore che Dio ha per noi? Perché non ci sentiamo  pieni di meraviglia e pieni di gioia? Perché non ci sentiamo commossi di fronte all’agire di Dio per noi? Perché non proviamo il  desiderio di ricambiare il suo amore con una degna condotta di  vita? Perché non ci fidiamo fino in fondo di Dio e talvolta dubitiamo  di Lui? Chiediamo al Signore che tocchi con la sua grazia i nostri  cuori e li guarisca dalla loro durezza e aridità, perché possiamo 

esercitare in ogni momento la riconoscenza nei suoi confronti. Tutto è grazia.  

don Francesco, vostro parroco 

III Domenica di Quaresima 2024

“GESU’ ‘RISANA’ LA NOSTRA RELAZIONE CON DIO” 

Il nostro cammino quaresimale continua. Dopo essere stati con  Gesù nel deserto, scoprendo che anche Lui si è confrontato con le  tentazioni che ci minacciano e con il potere del male che ci porta  lontano da Dio; dopo essere stati con Lui sul monte della  Trasfigurazione, sentendo la voce della nube che lo confermava  come il Figlio amato e ci ordinava di ascoltarlo, mentre indica il  cammino dell’offerta di sé per giungere alla vita piena, oggi il Vangelo  di Giovanni ci fa incontrare Gesù nel tempio di Gerusalemme, mentre  compie uno dei gesti più sconcertanti della sua vita: la cacciata dal  tempio di quanti l’avevano trasformato in un mercato. Ed è  significativo che tutti e quattro i vangeli riportino questo episodio. 

Quale aspetto del mistero di Gesù ci aiuta a penetrare e  meditare questa pagina di Vangelo? Una prima spontanea reazione è  quella di pensare all’umanità di Gesù, che – come capita anche a  ciascuno di noi – perde la pazienza e si arrabbia quando si confronta  con qualcosa che non corrisponde con il suo modo di vedere e con le  sue aspettative: “Non fate della casa del Padre mio un mercato!” 

Non esita a sottolineare così il profondo amore e rispetto verso il  Padre e a presentarsi come il “nuovo tempio”, luogo dell’incontro con  Dio. Non un tempio fatto di uomini, ma l’umanità di Gesù, sfigurata  dalla morte, perché crocifissa, e resa viva per la risurrezione dallo  Spirito Santo. E’ attraverso Gesù che noi abbiamo accesso a Dio  (dirà Gesù a Filippo: “Chi vede me, vede il Padre”).  

Il vero culto a Dio non consiste primariamente nelle cose  che possiamo offrire, ma nel dono di noi stessi, come ha fatto  Gesù, che ha donato tutto se stesso per amore. 

don Francesco, vostro parroco

II Domenica di Quaresima 2024

“ASCOLTATELO!” 

“Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!”: con queste parole  il Padre conferma sul Tabor la rivelazione fatta già al momento del  Battesimo di Gesù al fiume Giordano per opera di San Giovanni  Battista. Il Padre indica la relazione che sussiste con il Figlio suo e  il mistero della messianicità di Gesù.  

Ciò che oggi la Parola evidenzia è però l’incomprensione dei  discepoli di fronte al mistero del Figlio di Dio. Viene da pensare che  Gesù abbia portato sul monte gli apostoli Pietro, Giacomo e  Giovanni per svelarsi loro, per cercare di portare verità nei loro  dubbi, offrendo un’anticipazione della gloria di risorto, fino a quel  momento soltanto annunciata. Ciò che hanno udito da Gesù, ora è  visibile ai loro occhi: è una conferma per il loro cammino di vita e di  sequela del Maestro.  

L’evento della Trasfigurazione ripropone con forza il senso di  una fede che è adesione all’invisibile. O si entra in questo orizzonte,  oppure si resta intrappolati in una mentalità logico-razionale, tipica  del nostro occidente, che non può che allontanare da Dio.  

Il Vangelo sembra anche voler rispondere ad alcuni  interrogativi che sorgono nei discepoli: chi è questo Gesù che dice  di essere il Figlio dell’uomo e che allo stesso tempo parla di croce?  Se è così, quale Messia egli è?  

Sul Tabor risuona la voce del Padre: “Ascoltatelo!” E’ l’invito  rivolto ad ogni discepolo, di saper cogliere nella strada della croce,  la via della risurrezione.  

Il Padre ci dona, nella sequela di Cristo, un’immagine viva  della sua/nostra Pasqua e ce ne fa pregustare la gioia e la gloria.  La sua luce ci illumina e infonde, nell’oggi della nostra vita, una  grande speranza e fiducia nel cammino. Ci sprona a passare dalla  morte alla vita, nel dono di noi stessi.  

 don Francesco, vostro parroco 

I Domenica di Quaresima – 2024

“VINCERE IL MALE CON IL BENE!”

La celebrazione della Santa Messa lo scorso mercoledì, con  l’imposizione sul capo dell’austero simbolo delle ceneri, ci ha  introdotti nella Quaresima, tempo favorevole per la salvezza e la  conversione del nostro cuore. Anche noi come Gesù, che si è  ritirato quaranta giorni nel deserto, pregando e digiunando, siamo  invitati a trovare spazi di silenzio interiore, che ci conducano ad una  vera conversione, con l’adesione totale a Dio. 

Per 40 giorni Gesù affrontò il deserto in solitudine.  L’evangelista Marco ci narra questo episodio con grande sobrietà ed essenzialità. Appare chiaro che è lo Spirito, poco prima sceso su  di Lui nel momento del Battesimo, ad essere per Gesù fonte di  grazia e forza per combattere e vincere il Male personificato. Satana ha fatto di tutto per farlo deviare, per allontanarlo dalla via  della Croce, dalla sapienza della Croce. E’ stata una lotta serrata,  dalla quale però Satana è uscito sconfitto. Gesù, infatti, scelse la  fedeltà alla volontà del Padre. Scelse di andare fino in fondo nella  propria missione, accettandone tutte le conseguenze: morire per  noi, per ricondurci al Padre. In lui ci viene offerta un’alleanza nuova,  un tempo per verificare la nostra fede e rimotivarci nel nostro  cammino di discepoli. 

Viviamo allora questa Quaresima, che il Signore ci dona, come  un tempo per ascoltare e ascoltarci, per riscoprire il silenzio e la  calma; per mettere ordine, per dare una gerarchia evangelica ai  nostri molteplici impegni. Un tempo quindi da preparare, da  scegliere, da desiderare, per fare nostro l’appello di Gesù: “Il tempo  è compiuto e il Regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel  Vangelo”! 

Lasciamo risuonare in noi queste parole e camminiamo  verso la Pasqua. 

 don Francesco, vostro parroco 

IV Domenica del Tempo Ordinario – 2024

“PAROLA AUTOREVOLE, EFFICACE E LIBERANTE” 

Con il Vangelo di Marco, ci mettiamo in cammino, in  compagnia dei primi quattro chiamati da Gesù, per diventare suoi  discepoli. Il brano che leggiamo in questa domenica ci aiuta a  comprendere chi è Gesù e che cosa significhi essere suoi discepoli.  Sarà un percorso lungo tutto il Vangelo e comporta un continuo  rimetterci in discussione. 

Gesù “entra in scena” a Cafarnao, di sabato, nella sinagoga,  durante la preghiera della comunità. In questa normalità Gesù si  inserisce “insegnando” e suscitando stupore, perché “insegnava  come uno che ha autorità, e non come gli scribi”. Nel testo ci  soffermiamo su una domanda: “Che vuoi da noi, Gesù Nazareno?”.  E’ pronunciata da uno spirito impuro che ha preso dimora in un  uomo (non ha un nome perché ciascuno possa riconoscersi in lui),  che sperimenterà la potenza della Parola salvifica di Gesù. Si tratta  di una domanda chiave per il nostro discepolato: cosa c’entra  concretamente Gesù con la nostra vita di ogni giorno, con le scelte  quotidiane che siamo chiamati a fare, con le nostre relazioni interpersonali, col nostro modo di intendere il nostro lavoro, con il  nostro sentirci Chiesa? 

Ma questo Gesù che ha fatto la nostra storia, questo Gesù fa  ancora adesso la mia storia? Ed io decido le mie azioni e le mie  scelte riferendomi a lui e ai suoi valori? 

Se noi vogliamo seguire Gesù e vivere giornate che  assomiglino alle sue, sappiamo che la cosa più importante consiste  non nel dire il Vangelo, ma nel diventare Vangelo, nel vivere il  Vangelo, testimoniando la Buona Novella.  

E per fare questo non occorre parlare. Spesso sono i testimoni  silenziosi i più efficaci e autorevoli. 

 don Francesco, vostro parroco 

Avvisi settimanali dal 28 aprile al 5 maggio 2024

AVVISI SETTIMANALI dal 28 APRILE al 4 MAGGIO 2024

 

Domenica 28 aprile, si ricorda Santa Gianna Beretta Molla. “Coniugata Molla  (Magenta, 4 ottobre 1922 – Ponte Nuovo, 28 aprile 1962), è stata una pediatra italiana, venerata come santa dalla Chiesa cattolica. Incinta con un tumore all’utero,  preferì morire anziché accettare cure che avrebbero arrecato danno al feto. Fu  canonizzata nel 2004 da papa Giovanni Paolo II. Riposa nella cappella della Famiglia  Molla al cimitero di Mesero”. 

Domenica 28 aprile, alle 10.30 a San Giorgio, Festa Patronale con Santa Messa, cui  seguirà un momento conviviale. 

Domenica 28 aprile, alle 15.00 in Collegiata, Sacramento del Battesimo alle piccole  Diletta, Giulia e Greta. 

Lunedì 29 aprile, alle 20.30 a Dro presso la chiesa parrocchiale, incontro formativo per  i Cori parrocchiali dal titolo “Chi celebra e perché celebriamo?” 

Martedì 30 aprile, alle 20.30 presso il Convento dei Cappuccini a San Martino, veglia  dei Cresimandi di Arco, San Giorgio e Oltresarca, insieme ai cresimandi dell’Altopiano  della Paganella. 

Con mercoledì inizia il mese di Maggio, mese dedicato in modo particolare a Maria  Santissima. Ogni giorno della settimana, tranne il sabato e la domenica, pregheremo  il Santo Rosario alle 20.00 in Collegiata. l mercoledì 8-15-22-29 maggio sarà recitato  all’esterno. Il luogo sarà comunicato di settimana in settimana. 

Mercoledì 1° maggio, Festa dei lavoratori. Alle 8.30 S. Messa in S. Anna. Ricordiamo  anche la S. Messa alle 11.00 all’Eremo di S. Giacomo al Monte. (per chi vuole salire a  piedi, partenza alle 8.00 dalla chiesa di Bolognano) 

Giovedì 2 maggio, alle 20.00 in S. Anna, Adorazione eucaristica guidata dal Gruppo  Amici di Medjugorje. 

Venerdì 3 maggio, alle 20.30 presso l’Oratorio di Bolognano, quarto incontro di  preparazione al Matrimonio cristiano. 

Sabato 4 maggio, dalle 16.30 alle 17.45 in Collegiata, possibilità di accostarsi al  Sacramento del Perdono. 

Domenica 5 maggio, Giornata di Sensibilizzazione per il sostegno economico alla  Chiesa cattolica. 

Chi desidera ricevere gli avvisi via email può richiederlo in ufficio parrocchiale, aperto  il martedì e il venerdì dalle 9.10 alle 11.30, o via email all’indirizzo:  arco@parrocchietn.it 

Inoltre da alcune settimane gli Avvisi li potete trovare anche su facebook, digitando:  parrocchia di Arco

Avvisi settimanali dal 21 al 28 aprile 2024

AVVISI SETTIMANALI dal 21 al 28 APRILE 2024

 

Domenica 21 aprile, alle 18.00 in Collegiata, Santa Messa animata dai Canti del Coro  “Gaudium” di Ala. 

Martedì 23 aprile, alle 20.00 nella chiesa dell’Addolorata a Bolognano, “Via Lucis” per  le Comunità di Arco, Bolognano, Massone, San Giorgio, San Martino e in particolare  per quanti hanno partecipato alla “Catechesi di comunità”. (Via Lucis, una preghiera  con la quale meditiamo le apparizioni di Gesù Risorto fino alla Pentecoste). 

Mercoledì 24 aprile, alle 15.00 in Canonica, incontro dell’Azione Cattolica. 

Sabato 27 aprile, dalle 16.30 alle 17.45 in Collegiata, possibilità di accostarsi al  Sacramento del Perdono. 

Domenica 28 aprile, alle 10.30 a San Giorgio, Festa Patronale con Santa Messa, cui  seguirà un momento conviviale. Innumerevoli e fantasiosi i racconti fioriti intorno alla  figura di san Giorgio, fino all’episodio del drago e della fanciulla salvata dal santo che risale  al periodo delle crociate. In esso si narra che nella città di Selem, Libia, vi era un grande  stagno dove viveva un terribile drago. Per placarlo gli abitanti gli offrivano due pecore al  giorno e più avanti una pecora e un giovane tirato a sorte. Un giorno fu estratta la figlia del  re e, mentre la ragazza si avviava verso lo stagno, passò di lì Giorgio che trafisse il drago con  la sua lancia.  

Giorgio, il cui nome di origine greca significa “agricoltore”, nasce nella Cappadocia verso il  280 da una famiglia cristiana. Trasferitosi in Palestina si arruola nell’esercito di Diocleziano.  Quando, nel 303, l’imperatore emana l’editto di persecuzione contro i cristiani, Giorgio dona  tutti i suoi beni ai poveri e, davanti allo stesso Diocleziano, strappa il documento e professa  la sua fede in Cristo. Per questo subisce terribili torture e alla fine viene decapitato. Sul luogo  della sepoltura a Lidda, nei pressi di Tel Aviv, venne eretta poco dopo una basilica i cui resti  sono ancora visibili.  

San Giorgio è considerato il patrono dei cavalieri, dei soldati, degli scout, degli schermitori,  degli arcieri; inoltre è invocato contro la peste e la lebbra, e contro i serpenti velenosi. San Giorgio è onorato anche dai musulmani che gli diedero l’appellativo di ‘profeta’.  Come nel caso di altri santi avvolti nella leggenda, così anche per san Giorgio si potrebbe  concludere che la sua funzione storica è quella di ricordare al mondo una sola idea ma  fondamentale, e cioè che il bene a lungo andare vince sempre sul male. La lotta contro il  male è una dimensione sempre presente nella storia umana, ma questa battaglia non si vince  da soli: san Giorgio uccide il drago perché è Dio che agisce in lui. Con Cristo il male non avrà  mai più l’ultima parola”. 

Domenica 28 aprile, alle 15.00 in Collegiata, Sacramento del Battesimo alle piccole  Diletta, Giulia e Greta. 

Chi desidera ricevere gli avvisi via email può richiederlo in ufficio parrocchiale, aperto  il martedì e il venerdì dalle 9.10 alle 11.30, o via email all’indirizzo:  arco@parrocchietn.it 

Inoltre da alcune settimane gli Avvisi li potete trovare anche su facebook, digitando:  parrocchia di Arco.

Avvisi settimanali dal 14 al 21 aprile

AVVISI SETTIMANALI dal 14 al 21 APRILE 2024

 

Domenica 14 aprile, alle 10.00 in Collegiata, Santa Messa di Ringraziamento con i  Ragazzi che hanno ricevuto la Prima Comunione. 

Lunedì 15 aprile, alle 16.00 in Oratorio San Gabriele, Santa Messa per il gruppo  Anziani, a conclusione della “Catechesi di Comunità”. 

Giovedì 18 aprile, alle 10.00 in Collegiata, Santa Messa con Lega Vita Serena in  occasione dell’Assemblea annuale ordinaria elettiva. 

Venerdì 19 aprile, alle 20.30 presso l’Oratorio di Bolognano, terzo incontro di  preparazione al Matrimonio cristiano. 

Sabato 20 aprile, dalle 16.30 alle 17.45 in Collegiata, possibilità di accostarsi al  Sacramento del Perdono. 

Domenica 21 aprile si celebra la 61^ Giornata di Preghiera per le vocazioni sul tema:  “Chiamati a seminare la speranza e a costruire la pace”. Questi alcuni passaggi del  Messaggio del Santo Padre Francesco: “La Giornata Mondiale di Preghiera per le  Vocazioni ci invita, ogni anno, a considerare il dono prezioso della chiamata che il  Signore rivolge a ciascuno di noi, suo popolo fedele in cammino, perché possiamo  prendere parte al suo progetto d’amore e incarnare la bellezza del Vangelo nei diversi  stati di vita. Ascoltare la chiamata divina, lungi dall’essere un dovere imposto  dall’esterno, magari in nome di un’ideale religioso; è invece il modo più sicuro che  abbiamo di alimentare il desiderio di felicità che ci portiamo dentro: la nostra vita si  realizza e si compie quando scopriamo chi siamo, quali sono le nostre qualità, in quale  campo possiamo metterle a frutto, quale strada possiamo percorrere per diventare  segno e strumento di amore, di accoglienza, di bellezza e di pace, nei contesti in cui  viviamo…. 

Questo è, alla fine, lo scopo di ogni vocazione: diventare uomini e donne di speranza.  Come singoli e come comunità, nella varietà dei carismi e dei ministeri, siamo tutti  chiamati a “dare corpo e cuore” alla speranza del Vangelo in un mondo segnato da  sfide epocali: l’avanzare minaccioso di una terza guerra mondiale a pezzi; le folle di  migranti che fuggono dalla loro terra alla ricerca di un futuro migliore; il costante  aumento dei poveri; il pericolo di compromettere in modo irreversibile la salute del  nostro pianeta. E a tutto ciò si aggiungono le difficoltà che incontriamo  quotidianamente e che, a volte, rischiano di gettarci nella rassegnazione o nel  disfattismo”. 

Chi desidera ricevere gli avvisi via email può richiederlo in ufficio parrocchiale, aperto  il martedì e il venerdì dalle 9.10 alle 11.30, o via email all’indirizzo:  arco@parrocchietn.it

Settimana Santa 2024 – Chiesa del Monastero

SETTIMANA SANTA 

chiesa del monastero 

ORARIO DELLE CELEBRAZIONI 2024 

“ Come cantare il Risorto, se ancora c’è guerra nel mondo? ”  

DOMENICA DELLE PALME: 10.30: Benedizione delle Palme e Liturgia Eucaristica (24 marzo) 

MERCOLEDÌ SANTO: 17.00: Vesperi (non si celebra l’eucaristia) (27 marzo) 

19.00: Ufficio vigiliare del Giovedì Santo 

 “Fedeltà nella solitudine ” 

GIOVEDÌ SANTO: 17.00: Liturgia del Giovedì: “nella Cena del Signore” (28 marzo) (segue un tempo per l’adorazione eucaristica) 

19.00: Ufficio vigiliare del Venerdì Santo 

 “Sperare oltre le cose” 

VENERDÌ SANTO: 15.00: Liturgia della Passione e Morte del Signore (29 marzo) 

19.00: Ufficio vigiliare del Sabato Santo 

 “La pace vince la morte” 

SABATO SANTO: 17.00: Vesperi 

(30 marzo) 

20.00 SOLENNE VEGLIA PASQUALE 

DOMENICA DI PASQUA: 10.30: Liturgia Eucaristica 

(31 marzo) 

17.00: Vesperi 

LUNEDÌ DI PASQUA: RIPRENDE L’ORARIO FERIALE: 

(1 aprile) 

17.00: Vesperi e Liturgia Eucaristica

Settimana Santa 2024 – Orari celebrazioni

PARROCCHIE ARCO E SAN GIORGIO 

CELEBRAZIONI 

DELLA SETTIMANA SANTA  

24 marzo 2024 

DOMENICA DELLE PALME  

LETTURA DELLA PASSIONE DEL SIGNORE SECONDO MATTEO SABATO 

Collegiata ore 18.00 Santa Messa 

DOMENICA 

Collegiata ore 8.00 Santa Messa 

Caneve ore 9.00 Santa Messa 

Collegiata ore 10.00 Santa Messa 

(partendo dalla chiesa di S. Anna) 

San Giorgio ore 10.30 Santa Messa 

Collegiata ore 15.00 Adorazione eucaristica 

Collegiata ore 18.00 Santa Messa 

25 marzo 

LUNEDÌ SANTO 

Collegiata ore 8.30 Santa Messa 

Bolognano ore 20.00 Celebrazione comunitaria del Perdono  con assoluzione generale 

26 marzo 

MARTEDÌ SANTO 

Collegiata ore 8.30 Santa Messa 

Collegiata ore 17.00 Celebrazione comunitaria del Perdono  con assoluzione generale. 

27 marzo 

MERCOLEDÌ SANTO 

Collegiata ore 8.30 Santa Messa 

Laghel ore 20.30 Via Crucis animata dalla Caritas,  partendo dalla I^ Stazione 

(in caso di pioggia in Collegiata)

TRIDUO PASQUALE

 

UN VECCHIO PARROCO SOLEVA DIRE CHE LA PARTECIPAZIONE DEI FEDELI AL  TRIDUO PASQUALE E’ IL TERMOMETRO CHE MISURA IL POLSO DI UNA COMUNITA’. IL TRIDUO PASQUALE INFATTI SI COLLOCA AL CENTRO DELL’ANNO LITURGICO, E’  LA FESTA DELLE FESTE, IN QUANTO MEMORIALE PARTICOLARE DEGLI EVENTI  CHE CARATTERIZZANO LA PASQUA CRISTIANA, CENTRO E VERTICE DI TUTTO  L’ANNO LITURGICO. 

MEMORIALE E’ OGNI CELEBRAZIONE LITURGICA, IN QUANTO RIPRESENTA  NUOVAMENTE E PERMETTE DI RIVIVERE, NELLO SCORRERE DEL TEMPO, QUANTO  GESU’ CRISTO HA COMPIUTO E DETTO PER LA NOSTRA SALVEZZA. NELLE TRE GIORNATE DEL TRIDUO PASQUALE RIVIVRANNO PER NOI OGGI, CON  TUTTA LA LORO POTENZA SALVIFICA LE PAROLE, I SEGNI, I GESTI, DI CUI DIO SI  SERVE PER VENIRE INCONTRO AD OGNI UOMO, NEL DONO DI SUO FIGLIO E  NOSTRO FRATELLO GESU’. 

IL TRIDUO PASQUALE HA INIZIO DALLA MESSA DELLA CENA DEL SIGNORE, HA IL  SUO VERTICE NELLA VEGLIA PASQUALE, E TERMIMA CON LA DOMENICA DI  PASQUA. 

28 marzo 

GIOVEDÌ SANTO  

Nella Messa ricordiamo l’ultima cena (che è stata la prima Messa),  l’istituzione del sacerdozio e il gesto compiuto da Gesù di lavare i piedi in  segno di amore e di servizio. 39 ragazzi e ragazze di 5^ Elementare si  nutriranno per la prima volta del Pane di Vita. Dopo la Messa l’Eucaristia  sarà riposta in un tabernacolo ornato di fiori e luci presso l’altare di San  Bernardino. Seguirà l’adorazione vicini a Gesù che in questa notte nell’orto  degli ulivi ha detto: “Restate qui e vegliate con me” (Mt 26,38b). 

Fino alla veglia pasquale, in nessuna chiesa si celebra la Messa. Il colore  liturgico è il bianco

Collegiata ore 8.30 Preghiera cantata delle Lodi  

  

COLLEGIATA ore 20.00 

SANTA MESSA NELLA CENA DEL SIGNORE  Segue adorazione eucaristica animata dai giovani di Via Pacis 

Raccogliamo le buste o i salvadanai con le offerte per la fame nel mondo a  conclusione della Quaresima di Fraternità.

29 marzo 

VENERDÌ SANTO  

Giorno di digiuno e astinenza. 

Quello che più ci colpisce entrando in chiesa è vedere l’altare spoglio: è un  simbolo che ci aiuta a contemplare il sacrificio di Gesù, fonte della nostra  salvezza. La Chiesa oggi celebra la morte vittoriosa del Signore. Per questo  si parla di “beata e gloriosa” passione.  

Collegiata ore 8.30 Preghiera cantata delle Lodi Coroncina alla Divina Misericordia 

Laghel ore 14.00 Via Crucis animata dai ragazzi della  Catechesi partendo dalla I Stazione 

(in caso di pioggia in Collegiata) 

San Giorgio ore 15.00 Via Crucis 

Chiesa evangelica ore 16.00 Celebrazione ecumenica della Passione del Signore 

COLLEGIATA ore 20.00 

AZIONE LITURGICA  

DELLA PASSIONE E MORTE DEL SIGNORE 

Nella prima parte della celebrazione viene proclamata la Passione di Gesù,  secondo l’evangelista Giovanni. Seguono poi le invocazioni per tutti i bisogni  del mondo, l’adorazione della croce e infine la comunione con il pane  consacrato nella Messa della Cena del Signore. Il colore liturgico è il rosso. 

Colletta per la Terra Santa 

Ogni anno, in questo giorno, si raccolgono offerte in favore della Comunità  cristiana presente nella Terra di Gesù: un modo per aiutare questa minoranza  che testimonia con la fede il Mistero del Cristo incarnato e redentore.

30 marzo 

SABATO SANTO 

Poche celebrazioni liturgiche sono così ricche di contenuto e di  simbolismo come la Veglia pasquale, il cuore di tutto l’anno liturgico, da  cui si irradia ogni altra celebrazione. E’ questa veglia che culmina  nell’offerta del sacrificio pasquale di Cristo. In questa notte santa la  Chiesa celebra l’opera della redenzione e della perfetta glorificazione di  Dio come memoria, presenza ed attesa. Il colore liturgico è il bianco. 

Collegiata ore 8.30 Preghiera cantata delle Lodi   Coroncina alla Divina Misericordia 

 Confessioni dalle 9.30 alle 10.30 

Collegiata ore 15.00 – 18.00 Confessioni 

San Giorgio ore 15.30 – 16.30 Confessioni 

  COLLEGIATA ore 21.00 

V E G L I A P A S Q U A L E  

Liturgia della Luce, Liturgia della Parola,  

Liturgia Battesimale, Liturgia Eucaristica 

31 marzo 

DOMENICA DI PASQUA 

NELLA RISURREZIONE DEL SIGNORE 

Collegiata ore 8.00 Santa Messa 

Caneve ore 9.00 Santa Messa 

Collegiata ore 10.00 Santa Messa  

San Giorgio ore 10.30 Santa Messa 

Collegiata ore 18.00 Santa Messa  

1 aprile 

LUNEDÌ DELL’ANGELO 

Collegiata ore 10.00 Santa Messa 

Laghel ore 10.30 Santa Messa

Per gli orari della Settimana Santa al Monastero delle Serve di Maria,  vedere la locandina in bacheca.