“LO VOGLIO, GUARISCI!”
Nel vangelo di questa 6^ domenica del Tempo Ordinario, ormai prossimi alla Quaresima, Gesù compie un gesto inaudito. Un lebbroso lo supplica in ginocchio chiedendo di essere purificato. Gesù si muove a compassione, lo tocca e lo guarisce.
Per la legge di Mosè e la mentalità del tempo, il lebbroso era un uomo “impuro”, emarginato dalla società, addirittura maledetto. Chi entrava in contatto con lui, anche solo sfiorandolo inavvertitamente, diventava “impuro”. Gesù, invece, guarisce quel lebbroso, e lo fa toccandolo con la mano. Perché? Poteva benissimo dire soltanto una parola. Sappiamo che egli ha condiviso tutto della nostra vita, eccetto il peccato, e che ha preso su di sé anche le nostre sofferenze. Non scordiamo però che c’è una malattia peggiore della lebbra più ripugnante: è la lebbra del peccato. Chiediamo a Gesù di toccare e purificare i tanti cuori infettati da questo virus mortale.
Con la presenza di Gesù nella storia del mondo si manifesta un’alba nuova; non è più il tempo delle profezie, ma della loro realizzazione. Il Regno di Dio si manifesta all’umanità, attraverso questo nuovo tempo di guarigione e di misericordia, in cui l’uomo viene guarito nel corpo e nello spirito, in vista del rinnovamento totale nella nuova creazione che verrà inaugurata nella Pasqua.
In questo nostro incontro con il Signore Risorto, Parola e Pane di Vita, sperimentiamo che Lui prende su di sé tutto il peso dei nostri mali, per offrirlo al Padre con il sacrificio della propria vita. Attraverso questo dono, ci procura di essere guariti interiormente.
Contempliamo con gratitudine la tenerezza, la compassione e la misericordia di Gesù.
don Francesco, vostro parroco