“IL RISORTO E’ LA NOSTRA PACE”
Secondo la narrazione dell’evangelista Luca, l’episodio che ascoltiamo accadde la sera stessa del giorno di Pasqua. Gli apostoli e altri discepoli erano riuniti insieme a Pietro e parlavano tra loro delle cose avvenute in quella giornata: il sepolcro vuoto trovato da Maria Maddalena, Pietro e Giovanni, le donne che dicono “di aver avuto una visione di angeli” affermanti che Gesù è vivo, l’apparizione di Gesù Risorto a Simone, la testimonianza dei due discepoli che assicurano di averlo incontrato lungo la strada verso Emmaus e di averlo riconosciuto al momento dello “spezzare il pane”.
Ed ecco che mentre parlavano e commentavano questi avvenimenti “Gesù in persona apparve in mezzo a loro”. L’evangelista Luca descrive bene gli stati d’animo degli Apostoli e dei discepoli all’apparire di Gesù: erano “stupiti e spaventati”, “turbati” e dubbiosi, “provavano una grande gioia”, ma non riuscivano ancora a credere ai loro occhi ed erano stupefatti. Sono gli stati d’animo propri di chi si trova all’improvviso di fronte a un fatto gioioso, ma che, nello stesso tempo, è così straordinario da apparire incredibile, come appunto la risurrezione di Gesù.
Dopo aver riconosciuto Gesù nell’atto di spezzare il pane, i discepoli da Emmaus ripartono in tutta fretta per rientrare a Gerusalemme; annunciano la gioia dell’incontro con il Risorto.
La fede è un’esperienza di incontro, ma è anche un cammino, un itinerario, un passo dopo passo. Come riconoscere allora il Risorto in mezzo a noi? 1. Tramite le ferite; 2. Tramite l’amicizia, il dono di sé, che Gesù realizza parlando e mangiando con loro; 3. Tramite la conoscenza delle Scritture.
don Francesco, vostro parroco