XXXII Domenica del Tempo Ordinario 2023

ALIMENTIAMO L’ATTESA DEL SIGNORE  CON L’OLIO DELLA SUA PAROLA 

Il Vangelo di questa 32^ domenica del Tempo Ordinario ci riporta una delle diverse parabole raccontate da Gesù che ha come  protagoniste dieci vergini. Loro sono in attesa dell’arrivo dello sposo,  per partecipare alle nozze. E’ chiaro il richiamo alla vigilanza, alla  prontezza, al rimanere svegli, tipico dei testi che la Parola di Dio ci  offre in queste ultime domeniche dell’Anno liturgico, prima dell’inizio  dell’Avvento, domenica 3 dicembre. 

La speranza cristiana non è semplice probabilità o auspicio: è  certezza in se stessa, perché si fonda sulla Parola di Dio. Tutto il  Vangelo è annuncio di un al di là che ci attende. Noi siamo certi,  dunque, che c’è una vita futura, che possiamo conseguirla con l’aiuto  di Dio, se saremo uniti a Cristo nella fede e nell’amore. L’unico motivo  di incertezza e di timore è da parte nostra: sappiamo davvero vivere  uniti a Cristo? manteniamo viva la nostra fede o è addormentata o,  peggio, anestetizzata da questo attuale contesto culturale? Una volta  scoperto, alla luce della fede, che la nostra vita presente, terrena,  sfocia nella vita eterna e il fine, la meta, della nostra esistenza terrena  è l’unione con Dio, “lo stare sempre con il Signore”, comprendiamo  anche il senso della nostra vita presente, l’orientamento che le  dobbiamo dare. 

Impariamo da questa parabola che la vita, alla luce della fede, è  attesa, nel senso di tensione verso qualcosa, “essere protesi” verso  qualcuno; è vigilanza per riconoscere la venuta del Signore; è  operosità nel senso che la fede si traduce e si esprime in opere di  amore verso Dio e verso il prossimo. 

 don Francesco, vostro parroco