“CHI E’ COLUI CHE COMPIE LA VOLONTA’ DEL PADRE”
La Parola di Dio, in questa 26^ domenica del Tempo Ordinario, ritorna a parlare della vigna del Signore e della necessità di lavorare in essa con la disponibilità della parola e del cuore, ma soprattutto con un impegno fattivo e coerente, rispondente alle indicazioni del padrone della vigna, che in questo caso è Dio stesso. Mentre però nel brano evangelico di domenica scorsa tutti vanno a lavorare nella vigna, nel brano di oggi siamo di fronte a due risposte contrastanti allo stesso invito: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”.
La parabola ci fa capire quanto sia importante la sincerità, ma in particolare il ripensare alle proprie azioni o decisioni assunte in precedenza e agire in base al dettame del cuore. Dovremmo davvero andare dove ci porta il cuore, il senso della responsabilità, e fare le cose che ci è dovuto fare con l’entusiasmo, anche se ci costa fatica.
L’insegnamento di Gesù è chiaro. Non bastano le buone intenzioni per seguire il Maestro di Nazareth. Non chi dice: “Signore, Signore”, ma chi fa la volontà del Padre entrerà nel regno di Dio.
Gesù lo ricorda ai suoi discepoli, mettendo in luce che i peccatori – pubblicani e prostitute – con la penitenza e la fede precedono nel Regno coloro che si considerano perfetti.
Egli ci libera dall’illusione di amare Lui e i fratelli con la lingua e con le parole, e ci dona la forza di amarLo nel prossimo con i fatti e nella verità.
La parabola è un richiamo per tutti sulla necessità della conversione, di ravvedersi non solo a parole. Chi dal proprio peccato e chi da un peccato più grande: quello di sentirsi “a posto” nei confronti di Dio.
La grazia di Dio è per chi accoglie la sua chiamata. La conversione richiede una risposta concreta nel cuore e nella vita: ritornare a Dio.
don Francesco, vostro parroco