CHIAMATI AD ESSERE CHIESA
La liturgia della 23^ domenica del Tempo Ordinario ci propone un brano tratto dal capitolo 18 del vangelo di Matteo, in cui Gesù presenta il discorso sulla comunità cristiana. Da queste sue parole emerge il vero volto della Chiesa, la sua anima profonda.
Essere “Chiesa” o comunità cristiana è “essere riuniti nel nome di Cristo: questo ci dice il Vangelo. Per fare “Chiesa” non è necessario, di per sé, essere in tanti. Basta essere “due o tre”, ma quello che conta è “essere riuniti nel nome di Cristo”! Significa essere radunati dalla fede in Lui, dall’amore verso di Lui, dall’impegno comune di seguirlo e di vivere il suo Vangelo. Significa ancora essere raggiunti dalla potenza della sua redenzione, partecipare e condividere la sua stessa vita divina, uniti nel medesimo Spirito Santo.
In secondo luogo la Chiesa è una comunità in cui c’è Cristo, che agisce nei Sacramenti, in particolare nell’Eucaristia, nel suo sacrificio che si rinnova perennemente nella S. Messa; agisce nella Sua Parola che viene proclamata, nell’azione dello Spirito Santo che Lui stesso ha promesso e continua ad inviare; agisce in ogni persona chiamata ad essere “tempio di Dio e dimora dello Spirito Santo”.
In terzo luogo la Chiesa è la comunità che prega unita, e quando prega ha coscienza e certezza di essere ascoltata dal Padre. La preghiera comunitaria, specie la preghiera liturgica, è una componente essenziale della comunità cristiana. “Se due di voi sopra la terra si accorderanno nel domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà”, così ha garantito Gesù.
don Francesco, vostro parroco