“PORTARE LA CROCE OGNI GIORNO SULLE ORME DI CRISTO”
La liturgia della 22^ domenica del Tempo Ordinario ci presenta una realtà per noi difficile da accogliere: il frequente verificarsi della mancata coincidenza della volontà di Dio con i nostri desideri. E’ la triste esperienza del profeta Geremia (1^ lettura), che vediamo protestare e ribellarsi, tentato di sbarazzarsi di tutto, ma al contempo riconoscere che non può ignorare la presenza della Parola di Dio: essa è come un fuoco racchiuso nelle sue ossa, che egli cerca, ma non può contenere.
La stessa ribellione è presente negli apostoli che, pur avendo mostrato, attraverso Pietro, di aver compreso il mistero di Dio rivelato dalla persona di Cristo, non accettano il cammino che lo attende: il suo viaggio a Gerusalemme, la sofferenza, la morte e la resurrezione. Eppure la vera identità del Messia, diversa dalle aspettative del popolo e dei discepoli, si rivelerà a partire da questo mistero di passione, morte e risurrezione.
Sarà questo mistero pasquale che abiliterà tutti noi a celebrare il culto autentico che, ci ricorda San Paolo, consiste nell’offrirsi come sacrificio vivo, santo e gradito a Dio (2^ lettura).
L’invito di Cristo a “prendere la croce” risuona oggi come annuncio e provocazione. Difficilmente sappiamo accogliere e vivere con fede le prove della vita. Il Signore vuole aiutarci a comprendere che la salvezza passa attraverso la croce. Non meravigliamoci dunque se la nostra vita è segnata da gioie e dolori, speranze e delusioni.
Ogni discepolo di Cristo deve saper prendere su di sé la sua croce, via necessaria che porta alla gloria. Apriamoci con fede a questo mistero di vita e di grazia!
don Francesco, vostro parroco