II Domenica del Tempo Ordinario (2023)

GIOVANNI BATTISTA, VEDENDO GESU’,  DISSE: “ECCO L’AGNELLO DI DIO” 

Terminato il tempo natalizio, in cui siamo stati nuovamente  invitati dalla liturgia a contemplare e meditare in particolare il  mistero dell’incarnazione del Verbo, questa domenica del Tempo  Ordinario estende in un certo modo il mistero dell’Epifania, cioè  della manifestazione di Gesù: egli è stato riconosciuto dai Magi, si è  manifestato come il Figlio eletto nel Battesimo al fiume Giordano;  Giovanni il Battista oggi lo riconosce ed annuncia come “l’Agnello di  Dio, colui che toglie il peccato del mondo”.  

La missione di Gesù Cristo non è solo quella di porsi come il  servo del Signore, di essere portavoce della Parola e della volontà  di Dio per l’umanità, ma soprattutto quella di portare la salvezza fino  all’estremità della terra. E’ solo Cristo che può togliere dal cuore  dell’uomo la radice di ogni male, cioè il peccato, perché se lo è  addossato e lo ha portato su di sé fino ad inchiodarlo sulla croce.  

Donando lo Spirito di Dio, Gesù ci rende capaci di vivere come  lui, di rinnovarci e di rinunciare a quel modo egoistico e prepotente  di vivere proprio del mondo. Gesù può davvero rendere nuova la  nostra vita. Al cristiano, rinato nella santità battesimale, spetta il  compito, come Giovanni Battista, di testimoniare questa salvezza,  perché ogni uomo possa trovare, nonostante tutto, un porto di  speranza e di felicità autentica ed eterna. 

Rivolgiamo al Padre la nostra preghiera. Chiediamo a Lui l’aiuto per  compiere in terra la sua volontà e la grazia che la sua luce e la sua  salvezza giungano fino alle estremità della terra. 

  

don Francesco, vostro parroco