AVVENTO TEMPO DI ATTESA

XXXIV Domenica del Tempo Ordinario 2023

SAREMO GIUDICATI DALLE NOSTRE SCELTE 

In quest’ultima domenica dell’Anno Liturgico celebriamo la  solennità di Cristo Re dell’Universo, nella quale contempliamo la  signoria di Cristo, il crocifisso – risorto, l’Agnello – pastore dell’unico  gregge di Dio, che regna su tutte le cose, su ogni vita, su tutta la  storia.  

Già la scorsa domenica abbiamo potuto riflettere sul giudizio  finale attraverso la parabola dei talenti, affidati da quel padrone ai  suoi servi, prima di partire per un lungo viaggio. Al ritorno desidera  fare i conti con loro, e premia coloro che si sono impegnati nel bene e  non hanno nascosto il talento per la paura di essere giudicati. 

La parabola che oggi la liturgia ci offre riguarda il giudizio  universale, incentrato sulle opere di misericordia. Saremo giudicati  sull’amore donato, nell’attenzione ai fratelli. “Tutto quello che avete  fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.  

L’esempio, il modello di una vita donata è Gesù Cristo – come ci  annuncia San Paolo nel testo tratto dalla prima Lettera ai cristiani di  Corinto. Egli ha realizzato la salvezza dell’umanità a costo del suo  sacrificio cruento sulla croce. Di fronte a così grande testimonianza di  amore, come può l’uomo, fatto ad immagine e somiglianza di Dio, non  amare chi Dio ama? Come può l’uomo rimanere cieco e sordo, e non  aprirsi alla carità vicendevole? E’ la chiave di volta della vita, è il  metro sul quale saremo giudicati da Dio.  

L’emarginato della nostra società è Cristo; il profugo che sbarca  sulle nostre coste è Cristo; il povero che chiede l’elemosina sui  marciapiedi o all’esterno dei supermercati è Cristo; il giovane che si  trascina nella vita senza un progetto e incapace di affrontare con  coraggio la vita, è Cristo. 

 don Francesco, vostro parroco 

XXXIII Domenica del Tempo Ordinario 2023

PROIBITO NASCONDERE I DONI! DOVREMO RENDERE CONTO DI QUELLO CHE ABBIAMO FATTO. 

La pagina di Vangelo della scorsa domenica con la parabola  delle 5 vergini sagge e 5 vergini stolte sottolineava la dimensione  della vigilanza nella vita del credente. Vigilanza che si concretizza in  un’attesa attiva, che obbliga l’uomo ad assumere compiti precisi,  prendere decisioni, fare delle scelte. Il Vangelo di questa 33^  domenica del Tempo Ordinario sviluppa lo stesso discorso chiarendo  però il contenuto dell’attesa e specificando il dovere del credente che  consiste, essenzialmente, nel “darsi da fare”. E’ una parabola che ben  conosciamo fin dagli anni della catechesi: far fruttificare i talenti che  ciascuno ha ricevuto! Parola che incoraggia a non stare passivi e  mette in guardia dalla tentazione dell’immobilismo: costa veramente  impegnarsi e allora ne faccio a meno!  

Il testo ci ricorda che il talento non viene guadagnato,  conquistato, meritato, ma è un dono gratuito. E’ ricevuto da Dio. Ed è  dono per tutti, anche se in quantità diversificate.  

L’impegno da parte nostra è dato dal riconoscere e dare risposta  ad un dono che ci siamo ritrovati tra le mani. Il “darsi da fare” è allora  molto importante, ma è necessario sapere “per che cosa” e “per chi”! Perfino la fede può diventare un talento “sotterrato”, e quindi  sprecato, quando la consideriamo un fatto privato. Quando ci  limitiamo a custodirla, a non perderla. Il Signore, infatti, chiede che  anche questo talento sia trafficato. 

Alla luce di questa breve riflessione, la nostra fede deve  diventare contagiosa e comunicativa; una fede innocua, che non dice  niente a nessuno, una fede “privata” che non si traduce in  testimonianza, è un dono “inutilizzato”. 

 don Francesco, vostro parroco 

XXXII Domenica del Tempo Ordinario 2023

ALIMENTIAMO L’ATTESA DEL SIGNORE  CON L’OLIO DELLA SUA PAROLA 

Il Vangelo di questa 32^ domenica del Tempo Ordinario ci riporta una delle diverse parabole raccontate da Gesù che ha come  protagoniste dieci vergini. Loro sono in attesa dell’arrivo dello sposo,  per partecipare alle nozze. E’ chiaro il richiamo alla vigilanza, alla  prontezza, al rimanere svegli, tipico dei testi che la Parola di Dio ci  offre in queste ultime domeniche dell’Anno liturgico, prima dell’inizio  dell’Avvento, domenica 3 dicembre. 

La speranza cristiana non è semplice probabilità o auspicio: è  certezza in se stessa, perché si fonda sulla Parola di Dio. Tutto il  Vangelo è annuncio di un al di là che ci attende. Noi siamo certi,  dunque, che c’è una vita futura, che possiamo conseguirla con l’aiuto  di Dio, se saremo uniti a Cristo nella fede e nell’amore. L’unico motivo  di incertezza e di timore è da parte nostra: sappiamo davvero vivere  uniti a Cristo? manteniamo viva la nostra fede o è addormentata o,  peggio, anestetizzata da questo attuale contesto culturale? Una volta  scoperto, alla luce della fede, che la nostra vita presente, terrena,  sfocia nella vita eterna e il fine, la meta, della nostra esistenza terrena  è l’unione con Dio, “lo stare sempre con il Signore”, comprendiamo  anche il senso della nostra vita presente, l’orientamento che le  dobbiamo dare. 

Impariamo da questa parabola che la vita, alla luce della fede, è  attesa, nel senso di tensione verso qualcosa, “essere protesi” verso  qualcuno; è vigilanza per riconoscere la venuta del Signore; è  operosità nel senso che la fede si traduce e si esprime in opere di  amore verso Dio e verso il prossimo. 

 don Francesco, vostro parroco 

XXXI Domenica del Tempo Ordinario 2023

CONTRO L’IPOCRISIA E L’INCOERENZA FARISAICA 

Celebriamo la 31^ domenica del Tempo Ordinario. Nel Vangelo  Gesù si rivolge alla folla e parla dei farisei e degli scribi, cioè ai  responsabili della religiosità del tempo. Gesù ci invita da un lato a  seguire i loro consigli, ciò che essi dicono; dall’altro, però, ci esorta  a non fare secondo le loro opere, perché dicono e non fanno. Anzi,  il loro grande rischio è proprio quello di fare le cose solo per essere  ammirati dagli uomini.  

Il Signore, denunciando il comportamento ipocrita dei farisei,  vuole invitarci a vigilare su questo aspetto: se gli altri cercano la  fama, il successo, l’applauso, il consenso, non così deve essere per  chi vuole davvero seguirLo. Egli ci mette in guardia perché l’insidia  del posto d’onore può fuorviare chi desidera essere un vero suo  discepolo. L’invito di Gesù ci sprona quindi a superare ogni falsità,  le parole vuote, un modo di vivere legato al primeggiare, per tornare  a rimettere al centro la Parola di Dio, l’unica vera maestra di vita. 

Chi si pone con questo desiderio di semplicità e umiltà  nell’ascolto di Dio che ci parla, s’accorge che la Parola di Dio ha  sempre qualcosa di nuovo e di importante da comunicare, per la  nostra piena realizzazione umana e cristiana. Gesù ci suggerisce la  via dell’umiltà e, per farci capire che il suo non è un insegnamento 

solo a parole, si è fatto fratello di tutti, si è incarnato, si è messo a  livello della terra più bassa (“humus”, da cui umiltà e umiliazione),  per farci comprendere che proprio dal basso arriva la risalita verso  Dio, operata da Dio stesso nella persona di Gesù, il Figlio di Dio.  

L’invito finale è quello di sentirsi sempre servi, di abbassarsi, di  vivere umilmente la propria vita. 

 don Francesco, vostro parroco  

 

XXX Domenica del Tempo Ordinario 2023

E’ L’AMORE IL RESPIRO DI CHI VIVE “IN DIO” 

La 30^ domenica del Tempo Ordinario ci presenta nel testo  evangelico una delle parole sintesi del messaggio di Gesù contenuto  nel Nuovo Testamento. Al dottore della legge che lo interroga sul  “grande comandamento”, Gesù risponde riferendolo al  comandamento dell’amore assoluto a Dio, ma subito aggiunge che  c’è un altro comandamento simile, che è l’amore al prossimo.  

Il Maestro di Nazareth fonda la sua risposta sull’autorità della  Scrittura (libro del Deuteronomio 6,5 e Levitico 19,18), della quale i  due comandamenti sono il vertice e la chiave; sancisce inoltre il  nesso inscindibile e necessario che unisce entrambi. “Amore di Dio e  amore del prossimo sono inseparabili, sono un unico comandamento.  Entrambi però vivono dell’amore preveniente di Dio che ci ha amati  per primo” annota papa Benedetto XVI nel documento “Deus caritas  est” (n° 18). La storia della salvezza, infatti, è storia d’alleanza e  d’amore. 

La misura dell’amore per Dio è il “tutto” e impegna il credente  nella ricchezza delle sue potenzialità; la misura dell’amore per il  prossimo è l’empatia della carità, che dà verità all’amore per Dio con  gesti e opere a favore del fratello bisognoso. Una comunità che, con  fede ferma e coerente con la parola del Signore, esprime se stessa  nel servizio di Dio e del prossimo, vive la gioia della presenza dello  Spirito Santo. Mantiene pura la mente, limpido lo sguardo,  compassionevole il cuore, e l’amore è il suo respiro. 

Siamo invitati a valorizzare il tempo, come dono offertoci da Dio  per amarlo, ogni giorno, nei nostri fratelli. Saremo così nel cuore della  Buona Notizia che annuncia Cristo Salvatore. 

  

 don Francesco, vostro parroco  

XXIX Domenica del Tempo Ordinario 2023

“E’ LECITO, O NO, PAGARE IL TRIBUTO A CESARE?” 

In questa 29^ domenica del Tempo Ordinario il Vangelo ci  offre una delle parole più forti del Nuovo Testamento. Gesù ci invita  a “rendere a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di  Dio”. Rispondendo ad una domanda trabocchetto sulla liceità del  tributo a Cesare, Gesù dà una risposta che spiazza tutti. Egli non si  fa ingannare, e neppure offre una teoria politica ed economica,  oppure una risposta di semplice buon senso. Chiarisce che le due  autorità (Dio e Cesare) sono entrambe importanti, ma su due piani  molto diversi, anche se legati tra loro (vedi le parole di Gesù a  Pilato, durante il processo: “Tu non avresti nessun potere su di me,  se non ti fosse stato dato dall’alto” Gv.19,11a). I doni di Dio  dobbiamo trafficarli nella storia, con l’atteggiamento di chi sa  discernere tra ciò che spetta a Dio e ciò che spetta agli uomini.  

Quello che è di Cesare, Dio non lo pretende per sé. Rientra in  questo la responsabilità della storia, l’impegno per il bene comune,  la promozione della giustizia e della pace. C’è però un solo Signore,  ed è a lui, non ad altri, che dobbiamo rendere conto della nostra  vita. La moneta appartiene a Cesare, la nostra vita solo a Dio. C’è  un solo Signore e questa consapevolezza rappresenta una critica  radicale ad ogni potere umano che voglia diventare assoluto. Che  sia Cesare o qualcun altro dei potenti del nostro tempo, dobbiamo  rispettare il loro impegno, consapevoli però di ciò che Dio anche  oggi ripete: “Io sono il Signore e non c’è alcun altro; fuori di me non  c’è Dio!” 

O Padre, a te obbedisce ogni creatura; fa’ che ogni autorità  serva al bene di tutti, secondo lo Spirito e la parola del tuo Figlio, e  l’umanità intera riconosca te solo come unico Dio. 

 don Francesco, vostro parroco 

XXVIII Domenica del Tempo Ordinario 2023

SIAMO RIVESTITI DI CRISTO! 

In questa 28^ domenica del Tempo Ordinario continua  l’insegnamento in parabole, tanto caro a Gesù: dopo “i lavoratori presi  a giornata”, “il padre e i due figli”, “i vignaioli omicidi”, oggi il  “banchetto di nozze”. E’ un’immagine molto cara e familiare a Gesù,  con la quale desidera descrivere il progetto di Dio sull’umanità, e in  particolare, il Regno definitivo che lui è venuto ad inaugurare, a cui  sono convocate tutte le genti, nel giorno in cui il Signore Dio eliminerà  la morte per sempre e asciugherà le lacrime su ogni volto (1^ lettura).  

Tutti i popoli sono chiamati alla salvezza, alla comunione con  Dio. Però alcuni rifiutano, altri rispondono all’invito, ma a tutti è  richiesto l’abito nuziale, che sta a significare la propria vita  conformata a quella di Cristo.  

Questo banchetto è a noi anticipato nell’Eucaristia, nella Santa  Messa. Ma non ci si può presentare al banchetto in qualche modo. La  veste della grazia (l’abito nuziale) è necessaria e indica la fedeltà agli  impegni del Battesimo. Chi rifiuta la veste si esclude per propria colpa  dal banchetto.  

La veste battesimale è immagine della “novità di vita”: ci siamo  rivestiti di Cristo, ci siamo affidati a Dio, siamo in attesa dell’eterna  festa di nozze. Con la certezza che tutto possiamo in colui che ci dà  forza (2^ lettura). 

Gesù in ogni Eucaristia ci invita ad entrare in comunione con la  sua vita divina, facendoci partecipare al suo corpo e al suo sangue.  Ci invita ad indossare l’abito nuziale per presentarci a questo  banchetto con il cuore aperto alla gioia e alla condivisione, come  fosse la prima volta, l’ultima volta, l’unica volta. 

 don Francesco, vostro parroco 

XXVII Domenica del Tempo Ordinario

IL REGNO DI DIO SARA’ DATO AD UN NUOVO POPOLO! 

La Parola di Dio di questa 27^ domenica del Tempo Ordinario ci  presenta ancora una volta la chiamata alla conversione, attraverso  l’immagine della “Vigna del Signore”, immagine che nella Bibbia richiama sempre il popolo a cui Dio ha accordato la sua Alleanza.  

L’evangelista Matteo ci offre nel testo evangelico una breve  sintesi della storia della salvezza. Gesù è il Figlio del Padrone della  vigna e paragona il popolo ai contadini della vigna. E’ questo un  simbolismo ricorrente nella letteratura profetica e descrive  l’atteggiamento d’Israele nei confronti di Dio, che attende con tanta  pazienza il frutto coltivato, “viti pregiate”, ma trova solo “acini acerbi”. 

La sterilità è il frutto dell’infedeltà all’alleanza che tocca il suo  vertice nel rifiuto dello stesso Figlio, inviato dal Padre per raccogliere  frutti di santità. Per questo la vigna sarà affidata ad un popolo che la  farà fruttificare. 

E’ la Chiesa di Dio, “piantata dal celeste agricoltore come vigna  scelta”, per continuare la missione d’Israele. La Chiesa siamo noi  battezzati, chiamati ad essere fedeli alla nostra dignità di figli e a  custodire la santità alla luce di tutto ciò che “vero, nobile, giusto, puro,  amabile, onorato” per seguire Gesù.  

La parabola dei vignaioli omicidi è l’ultimo avvertimento di Gesù  ai rappresentanti del popolo, perché si convertano e aprano gli occhi e  lo riconoscano come il Messia, inviato da Dio. 

Non si può appartenere al popolo di Dio, senza accogliere Cristo  nella propria vita. Se poi ci domandiamo quale sia il frutto che il  Signore si attende dalla nostra vita, basta che ci ricordiamo dell’amore  fraterno, che egli, proprio nei discorsi dell’ultima cena, ha lasciato ai  discepoli come il suo comandamento. 

 don Francesco, vostro parroco

XXVI Domenica del Tempo Ordinario 2023

“CHI E’ COLUI CHE COMPIE LA VOLONTA’ DEL PADRE” 

La Parola di Dio, in questa 26^ domenica del Tempo  Ordinario, ritorna a parlare della vigna del Signore e della necessità  di lavorare in essa con la disponibilità della parola e del cuore, ma  soprattutto con un impegno fattivo e coerente, rispondente alle  indicazioni del padrone della vigna, che in questo caso è Dio  stesso. Mentre però nel brano evangelico di domenica scorsa tutti  vanno a lavorare nella vigna, nel brano di oggi siamo di fronte a due  risposte contrastanti allo stesso invito: “Figlio, oggi va’ a lavorare  nella vigna”. 

La parabola ci fa capire quanto sia importante la sincerità, ma  in particolare il ripensare alle proprie azioni o decisioni assunte in  precedenza e agire in base al dettame del cuore. Dovremmo  davvero andare dove ci porta il cuore, il senso della responsabilità,  e fare le cose che ci è dovuto fare con l’entusiasmo, anche se ci  costa fatica. 

L’insegnamento di Gesù è chiaro. Non bastano le buone  intenzioni per seguire il Maestro di Nazareth. Non chi dice:  “Signore, Signore”, ma chi fa la volontà del Padre entrerà nel regno  di Dio.  

Gesù lo ricorda ai suoi discepoli, mettendo in luce che i  peccatori – pubblicani e prostitute – con la penitenza e la fede  precedono nel Regno coloro che si considerano perfetti.  

Egli ci libera dall’illusione di amare Lui e i fratelli con la lingua e  con le parole, e ci dona la forza di amarLo nel prossimo con i fatti e  nella verità. 

La parabola è un richiamo per tutti sulla necessità della  conversione, di ravvedersi non solo a parole. Chi dal proprio  peccato e chi da un peccato più grande: quello di sentirsi “a posto”  nei confronti di Dio.  

La grazia di Dio è per chi accoglie la sua chiamata. La  conversione richiede una risposta concreta nel cuore e nella vita:  ritornare a Dio. 

 don Francesco, vostro parroco  

XXV Domenica del Tempo Ordinario 2023

“I MIEI PENSIERI NON SONO I VOSTRI PENSIERI!” 

La Parola di Dio, che ascoltiamo in questa 25^ domenica del  Tempo Ordinario, è particolarmente forte, energica, Parola che  scuote, fa riflettere, mette in crisi la logica umana nel leggere i fatti  della vita. 

Talvolta i pensieri di Dio sono alquanto distanti dai nostri e il  comportamento di Dio ci appare misterioso, tanto da non riuscire a  coglierlo e capirlo. Ne è riprova il brano evangelico, nel quale il modo  di pensare e di agire del padrone, descritto nella parabola, risulta per  noi difficile da comprendere. Come valutare il comportamento di quel  padrone? Se ponessimo come punto di partenza la giustizia  distributiva (che dice: a ciascuno il suo; a chi ha lavorato un’ora,  salario di un’ora; a chi ha lavorato una giornata, salario di una  giornata) daremmo torto al comportamento di quel padrone! 

Ma in quel padrone, siamo chiamati a vedere Dio, a scoprire il  volto di un Padre che ha con ciascuno/ciascuna un rapporto  personale, unico e irripetibile, rivelando il suo amore e la sua  attenzione, al di là dei meriti che la persona può presentargli! 

E poi se Dio ci donasse solo quello che abbiamo meritato, se  misurasse con esattezza i nostri doveri e le nostre prestazioni,  sarebbe davvero vantaggioso per noi? O non è meglio forse  appellarsi alla bontà del Signore, senza fare troppi riferimenti ai nostri  eventuali meriti? 

Quel padrone distribuisce la paga non secondo la misura delle  prestazioni degli operai, ma in vista del loro benessere e della loro  gioia! La chiave di volta della parabola sta proprio qui: nel cogliere nel  dono della chiamata al lavoro nella vigna il modo di agire di Dio.  L’essere chiamati a servizio del Cristo a partire dal battesimo è una  grazia, è un dono, che ci dice quanto il Signore ci ama. 

 don Francesco, vostro parroco  

 

Avvisi settimanali dal 26 novembre al 3 dicembre 2023

 

Alla Comunità! 

A partire da martedì 21 novembre sono iniziati i lavori di consolidamento della  cantoria, necessari per riposizionare l’organo nuovo. Per motivi di sicurezza, essendo  cantiere, rimane chiusa la porta centrale e si può accedere in Collegiata dalle 2 porte  laterali. Per chi non può salire le scale l’accesso è verso piazza Marchetti.

 

Domenica 26 novembre si celebra la 38^ Giornata della Gioventù. 

Domenica 26 novembre, alle 11.00 in Collegiata, sarà amministrato il Battesimo a  Davide, Giacomo e Ludovica. 

Domenica 26 novembre, alle 14.30 in Cimitero, preghiera del Santo Rosario, a  suffragio dei nostri cari defunti. 

Martedì 28 novembre, alle 18.00 presso i Verbiti al Varone, Incontro dei Parroci  della zona pastorale Alto Garda e Valle dei Laghi, con Diaconi e rispettive mogli. 

Venerdì 1 dicembre, alle 20,00 in Oratorio San Gabriele, “Catechesi di Comunità”  per la 1^ e 2^ Media con genitori e Gruppo giovani. 

Da venerdì 1 fino a domenica 3 dicembre, è aperto mercatino della Comunità, con  una veste nuova. Rimarrà visitabile nei fine settimana fino al 10 dicembre compreso. 

Sabato 2 dicembre, dalle 9.00 alle 12.15 presso l’Oratorio San Gabriele, Assemblea  pastorale zonale con il Vescovo. 

Sabato 2 dicembre, dalle 16.30 alle 17.45, possibilità di accostarsi al Sacramento del  perdono. 

All’Auditorium dell’Oratorio di Arco: 

domenica 26/11 16.00 TROLLS 3 – Tutti insieme (film) 

sabato 02/12 21.00 L’ALCHIMISTA di Ben Jonson – L’Archibugio   Compagnia teatrale

 

Per chi lo desidera, presso la Canonica, negli orari d’ufficio, sono disponibili gli ultimi  Calendari di Tavodo.

Avvisi settimanali dal 19 al 26 novembre 2023

AVVISI SETTIMANALI dal 19 al 26 novembre 2023

 

Alla Comunità! 

A partire da martedì 21 novembre inizieranno i lavori di consolidamento della cantoria,  necessari per collocare finalmente l’organo nuovo. Per motivi di sicurezza, essendo  cantiere, sarà chiusa la porta centrale e si potrà accedere in Collegiata dalle 2 porte  laterali. Si cercherà di provvedere, quanto prima all’accesso per chi non può fare le  scale.

 

Sabato 18 novembre, la Chiesa italiana celebra la 3^ Giornata di preghiera per le vittime  e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili. Domenica 19 novembre, alle 14.30 in Cimitero, recita del Santo Rosario a suffragio dei  nostri cari defunti. 

Lunedì 20 novembre, alle 20.00 in Oratorio S. Gabriele, incontro Staff “Catechesi di  Comunità” in preparazione agli incontri di dicembre. 

Martedì 21 novembre, memoria della Presentazione della B.V. Maria e Giornata delle  Claustrali. Vogliamo ricordare in particolare le Monache Serve di Maria, presenti nel  Monastero di Arco. 

Mercoledì 22 novembre, alle 15.00 in Canonica, incontro dell’Azione Cattolica. Sarà  presente l’Assistente diocesano, don Giampaolo Tomasi. 

Mercoledì 22 novembre, alle 17.15 a Villa Tabor, incontro Operatori Caritas. Giovedì 23 novembre, alle 20.30 in Oratorio S. Gabriele, incontro Operatori e Volontari  dell’Oratorio di Arco. 

Da venerdì 24 a domenica 26 novembre, con l’inizio dei Mercatini di Natale, è aperto  mercatino della Comunità, con una veste nuova. Rimarrà visitabile nei fine settimana  fino al 10 dicembre compreso. 

Sabato 25 novembre, alle 18.00, festeggiamo S. Cecilia, patrona del canto e della  musica sacra. La Messa sarà animata dai canti del Coro Castel e Coro giovanile. Sabato 25 novembre, dalle 16.30 alle 17.45, possibilità di accostarsi al Sacramento del  perdono. 

Domenica 26 novembre, si celebra la Giornata della Gioventù. 

Domenica 26 novembre, alle 11.00 in Collegiata, sarà amministrato il Battesimo a Davide, Giacomo e Ludovica. 

Domenica 26 novembre, alle 14.30 in Cimitero, recita del Santo Rosario a suffragio dei  nostri cari defunti. 

All’Auditorium dell’Oratorio di Arco: 

domenica 19/11 16.00 TROLLS 3 – Tutti insieme (film) venerdì 24/11 21.00 COMANDANTE (film) 

sabato 25/11 21.00 TRE CONTRO UNO – Tre done e ‘nom che   situazion /Filo Arcobaleno (Commedia dialettale) domenica 26/11 16.00 TROLLS 3 – Tutti insieme (film)

 

Per chi lo desidera, presso la Canonica, negli orari d’ufficio, sono disponibili i Calendari  di Tavodo.

Avvisi settimanali dal 12 al 19 novembre 2023

AVVISI SETTIMANALI dal 12 al 19 novembre 2023

  •  Domenica 12 novembre la Chiesa celebra la 7^ Giornata mondiale dei Poveri dal
    titolo “Non distogliere lo sguardo dal povero”
  • Domenica 12 novembre, alle 14.30 in Cimitero, recita del Santo Rosario a suffragio
    dei nostri cari defunti.
  • Martedì 14 novembre, alle 20.30 in Oratorio San Gabriele, incontro con Cresimati e
    Genitori per presentare le attività giovanili.
  • Venerdì 17 novembre, alle 17.00 in Canonica, si riunisce la Commissione liturgica.
  • Venerdì 17 novembre, con l’inizio dei Mercatini di Natale, riapre anche il nostro
    Mercatino della Comunità, con una veste nuova. Rimarrà visitabile nei fine
    settimana (venerdì, sabato, domenica), fino al 10 dicembre compreso.
  • Sabato 18 novembre, la Chiesa italiana celebra la 3^ Giornata di preghiera per le
    vittime e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone
    vulnerabili.
  • Sabato 18 novembre, dalle 16.30 alle 17.45, possibilità di accostarsi al Sacramento
    del perdono.
  • Domenica 19 novembre, alle 14.30 in Cimitero, recita del Santo Rosario a suffragio
    dei nostri cari defunti.

All’Auditorium dell’Oratorio di Arco:

domenica 12/11 16.00 ME contro TE – Vacanze in Transilvania (film)

venerdì 17/11 21.00 Killers of the Flower Moon (film)

sabato 18/11 21.00 LASSAR ESSER – Filo tra ‘na roba e l’altra(Commedia dialettale)

domenica 19/11 16.00 TROLLS 3 – Tutti insieme (film)

Avvisi settimanali dal 5 al 12 novembre 2023

AVVISI SETTIMANALI dal 5 al 12 novembre 2023

 

Domenica 5 novembre, alle 14.30 in Cimitero, recita del Santo Rosario a suffragio  dei nostri cari defunti. 

A partire da lunedì 6 novembre, la Santa Messa feriale delle 8.30, sarà celebrata in  Sant’ Anna. 

Incontri “Catechesi di comunità” – in Oratorio San Gabriele – Arco 

Lunedì 6 novembre alle 16.00 Anziani 

alle 17.45 Bambini elementari con famiglie 

alle 20.00 Bambini elementari con famiglie

 

Martedì 7 novembre, alle 20.30 in Oratorio San Gabriele, Direttivo Noi Oratorio  Arco/Oltresarca. 

Mercoledì 8 novembre, alle 20.30 in Canonica, Consiglio pastorale parrocchiale  Arco/S.Giorgio. 

Giovedì 9 novembre, alle 20.30 nella chiesa di Varone, Veglia vocazionale zonale con  il Vescovo. 

Venerdì 10 novembre, alle 14.30 in S. Anna, incontro con il missionario Padre  Bernardo, cappuccino operante in Etiopia. 

Sabato 11 novembre, dalle 16.30 alle 17.45, possibilità di accostarsi al Sacramento  del perdono. 

Sabato 11 novembre, alle 18.00 in Collegiata, Santa Messa animata dalla “Catechesi  di comunità”. 

Domenica 12 novembre, alle 14.30 in Cimitero, recita del Santo Rosario a suffragio  dei nostri cari defunti.

All’Auditorium dell’Oratorio di Arco: 

domenica 5/11 16.00 ME contro TE – Vacanze in Transilvania (film) venerdì 10/11 21.00 Asteroid city (film) 

sabato 11/11 21.00 TUTI ‘N TERAPIA – della Filodrammatica “Lucia  Deflorian” di Tesero 

domenica 12/11 16.00 ME contro TE – Vacanze in Transilvania (film)

 

Avvisi settimanali dal 29 ottobre al 5 novembre 2023

AVVISI SETTIMANALI dal 29 ottobre al 5 novembre 2023

 

Lunedì 30 e martedì 31 ottobre, al termine della celebrazione della Messa delle  8.30 recitiamo insieme il Santo Rosario. 

Martedì 31 ottobre, dalle 16.00 alle 17.30 ci sarà la possibilità di accostarsi al  sacramento del perdono. 

Martedì 31 ottobre, non sarà celebrata la Messa prefestiva delle 18.00. 

Martedì 31 ottobre, dalle 20.30 alle 21.30 nella chiesa di Bolognano, momento di  preghiera in preparazione alla Solennità di Tutti i Santi. 

ORARIO CELEBRAZIONI DELLE MESSE PER TUTTI I SANTI E FEDELI DEFUNTI 

1 novembre Arco 08.00 e 10.00 in Collegiata 

14.30 in Cimitero 

Caneve 14.30 in Cimitero 

S. Giorgio 10.30 in chiesa 

2 novembre Arco 08.30 in Collegiata 

10.15 in Fondazione 

14.30 in Cimitero 

L’indulgenza plenaria in suffragio dei fedeli defunti 

è concessa a chi visita il Cimitero o le chiese parrocchiali dall’1 all’8 novembre e  prega per i fedeli defunti. Condizioni per lucrare l’indulgenza plenaria: recita del  Padre Nostro e del Credo; preghiera secondo le intenzioni del Papa; sacramento  della Confessione (entro 15 giorni) e Santa Comunione.

 

Venerdì 3 novembre, alle 20.00 all’Oratorio S. Gabriele, “Catechesi di Comunità” per  Arco/San Giorgio e Oltresarca: scuole Medie (ragazzi e genitori) e giovani. 

Sabato 4 novembre, alle 16.00 in Oratorio S. Gabriele, Castagnata per i soci e i  volontari dell’Oratorio. 

Sabato 4 novembre, dalle 16.30 alle 17.45 ci sarà la possibilità di accostarsi al  sacramento del Perdono.  

Sabato 4 novembre, alle 18.00 in Collegiata, Santa Messa con la presenza del  Gruppo Alpini di Arco, nel ricordo dei Caduti di tutte le guerre 

Domenica 5 novembre, alle 14.30 santo Rosario in Cimitero, in suffragio di tutti i  fedeli defunti. 

A partire da lunedì 6 novembre, la Santa Messa feriale, sarà celebrata in S. Anna.

All’Auditorium dell’Oratorio di Arco: 

domenica 29/10 16.00 Blu e Flippy – Amici per le pinne sabato 4/11 21.00 L’ultima volta che siamo stati bambini domenica 5/11 16.00 ME contro TE – Vacanze in Transilvania