“UMILI SERVITORI DEL VANGELO”
Siamo giunti alla 25^ domenica del tempo ordinario. Nel vangelo Gesù svela ai discepoli che egli non è un Messia come loro si aspettano, ma colui che realizza la sua missione salvifica per mezzo della croce, strumento che Lui ha abbracciato per compiere la volontà del Padre: la salvezza e la redenzione dell’umanità. Gesù
ribadisce il suo insegnamento circa la passione, verso la quale è incamminato, e offre la sua chiave di lettura circa l’autorità, intesa da Lui non come potere, ma come servizio incondizionato per il bene del prossimo.
E’ questa la seconda volta che Gesù parla ai suoi discepoli dell’imminente epilogo della sua vita. Desidera prepararli con grande sensibilità e amore, a quanto sta per affrontare, cercando di far capire loro che la sua missione consiste nel farsi servo, non nel farsi primo.
Gesù mostra così qual è il cammino del discepolo: chi lo vuole seguire deve mettersi all’ultimo posto. Il vero discepolo si svuota di sé per dare a piene mani; è un umile servitore, non un cercatore di potere; sua misura di grandezza è il dono di sé, senza misura. I discepoli faticano a capire che la grandezza dell’uomo sta nel servizio.
Forse anche noi facciamo fatica a comprenderlo a causa dell’egoismo e dell’orgoglio che ci fa usare i doni che il Signore ci ha dato non per glorificarlo, ma per sentirci superiori agli altri. Il Maestro ci chiede un necessario cambio di mentalità: farsi piccoli. Comprendere la proposta di Gesù è dono, ma anche qualcosa da volere, da desiderare e da chiedere al Signore. Chiediamo allo Spirito di illuminare il nostro cuore affinché il seme della Parola, che verrà seminato in noi, possa portare abbondanti frutti di bene.
don Francesco, vostro parroco