“UN DIO DALLE BRACCIA APERTE”
Il Vangelo di Luca della 24^ domenica ci riporta 3 parabole raccontate da Gesù che ci presentano un Dio instancabile nella ricerca dell’uomo: la pecorella smarrita, la moneta perduta e il padre misericordioso. I tre racconti ci aiutano ad assaporare il mistero di Dio, ricco di misericordia, che non abbandona mai le sue creature; un Dio che non ci lascia mai in pace, finché non troviamo pace in Lui (Sant’Agostino di Ippona). Egli ricerca chi si smarrisce, senza mai stancarsi di cercare ancora.
Potremo riassumere il testo dandogli questo titolo: UN DIO DALLE BRACCIA APERTE. Troviamo narrata la tenerezza di Dio che è Padre e il perdono misericordioso per chi sbaglia. Ascoltare e meditare questa Parola può aiutarci a modificare le immagini sbagliate che abbiamo di Dio e il nostro stile di relazione con il prossimo.
Nelle prime due parabole l’accento è posto sul ritrovamento di quanto perduto (una pecora, una moneta) in seguito ad una ricerca, che supera ogni valutazione di tipo quantitativo (1 pecora su 100, 1 moneta su 10); considera inopportuno qualsiasi castigo (rispetto alla pecora che si è allontanata); origina una gioia da condividere con amici e vicini.
Nella terza parabola l’accento è posto su un altro aspetto: il trovare non deriva dall’affannosa ricerca, ma dalla disponibilità a riaccogliere chi si era allontanato. In questa stupenda pagina si intrecciano temi fondamentali del vangelo: l’amore di Dio, la gioia, la conversione, la speranza, la lotta contro l’ipocrisia e l’orgoglio. L’ultima parola di Dio è il perdono, l’ultimo suo gesto è il suo amorevole e rigenerante abbraccio.
don Francesco, vostro parroco