Ascensione di Cristo – 2025

Celebriamo in questa domenica l’Ascensione, il momento in cui
Gesù, il Risorto, il Vivente, sale al cielo, torna alla Casa del Padre. E’
una solennità intimamente legata alla Resurrezione. Non è una festa
di addio, ma l’inizio di una “nuova” presenza di Gesù dentro la storia
come Risorto e Signore. Gli apostoli che lo hanno contemplato dopo
la sua Pasqua, ora non sono soli, anche se il Signore torna al Padre.
Da quel momento in poi non lo vedono più con i propri occhi, non
dialogano né mangiano insieme come prima. Hanno l’intima certezza
che non è andato via. Difatti, in attesa dello Spirito promesso, tornano
“a Gerusalemme con grande gioia”.
Lui rimane, invisibile, accanto a loro e accanto ad ogni credente,
anche a noi. Con la sua Ascensione indica a ciascuno la meta della
sua esistenza: il Paradiso. Rimanendo accanto a noi con la sua
presenza spirituale, ci dona la forza per camminare fino alla mèta
eterna, per essere discepoli e testimoni della sua Resurrezione.
L’Ascensione apre la comunicazione tra cielo e terra, tra Dio e gli
uomini. Anche noi, nella nostra condizione umana, diventiamo già
partecipi della condizione celeste e riconosciamo Dio come nostro
familiare.
Si inaugura così il tempo della Chiesa e quello della missione, il
tempo della speranza e del lavoro consapevolmente compiuto con uno
scopo e una certezza: portare il Vangelo, guidati dallo Spirito.
Invochiamo il dono dello Spirito perché ci faccia comprendere fino
in fondo il Mistero pasquale di Cristo e ci renda testimoni instancabili
del suo Vangelo nel mondo.

don Francesco, vostro parroco