III Domenica di Quaresima 2025

“CONVERTIRSI? E’ PORTARE FRUTTI GRADITI A DIO” 

Celebriamo la 3^ domenica di Quaresima. Dopo il racconto delle  tentazioni subite da Gesù e il racconto della Trasfigurazione sul  monte Tabor, la liturgia ci invita a riflettere sul tema della  conversione. Di fronte a fatti storici precisi e dolorosi, il Signore ci  chiede non di giudicare, ma di convertirci. 

Gesù, a differenza dei farisei, li legge non come un castigo per i  presunti peccati delle vittime, ma come un ammonimento e un invito  alla conversione per tutti.  

Convertirsi significa “portare frutti” buoni, oggi. Un albero nella  vigna deve portare frutti, altrimenti viene tagliato. Non basta essere  “piantati” nella vigna del Signore, non basta essere “battezzati”, non  basta mangiare “lo stesso cibo spirituale” per salvarsi. La storia degli  Ebrei nel deserto, durante l’esodo, è un esempio per noi. Con le loro  mormorazione e infedeltà non furono graditi a Dio (2^ lettura).  

La Quaresima è giunta ormai a metà del suo cammino. L’albero  della nostra vita sta portando frutti o è ancora sterile? Lasciamoci  “zappare” e “fertilizzare” dalla Parola di Dio e dalla fede della Chiesa.  Anche a noi come a Mosè (1^ lettura), Dio può presentarsi nel modo  più impensato e nel luogo più imprevedibile per affidarci la grande  missione di liberare il nostro cuore dalla schiavitù del peccato. E così  potremo aiutare anche il nostro prossimo in questo cammino di  libertà. 

La nostra salvezza passa attraverso la conversione del cuore.  Il ritorno a Dio ci apre ad accogliere il suo perdono e la sua grazia  che crea in noi un cuore nuovo. Chiediamo al Signore di illuminare i  nostri passi per poter accogliere il tempo favorevole, non lasciando 

passare invano il tempo datoci. 

 don Francesco, vostro parroco