“NON TEMERE, SOLTANTO ABBI FEDE!”
Nel brano evangelico della 13^ domenica del Tempo Ordinario sono raccontati due miracoli di “rinascita” compiuti da Gesù: la figlia di Giairo, riportata in vita e la guarigione della donna, che aveva perdite di sangue.
Davanti al dolore Gesù non resta mai indifferente. Un papà angosciato lo supplica di guarire la figlia dodicenne, ormai in fase terminale. Tra la folla una donna, che da dodici anni moriva lentamente per perdite di sangue, gli si avvicina furtiva, gli tocca il mantello e guarisce. Intanto arriva al padre la notizia che la figlia è morta. Ogni speranza è persa, ma non per Gesù. Nonostante la derisione della gente, egli entra in casa, prende per mano la ragazza, la fa rialzare e con tenerezza materna dice di darle da mangiare. Potente è la forza della fede! Alla donna Gesù dice: “Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male”; al papà: “Non temere, soltanto abbi fede!”
Gesù ci ricorda che “Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano. Dio ha creato l’uomo per l’immortalità”. Ce lo ricorda e ce lo ripropone con la sua vita “passata beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del Male”.
Nei momenti in cui la morte ci avvicina, ci sfiora o ci colpisce, quando ci viene istintivo pensare che Dio ci stia castigando o punendo, pensiamo a Gesù lungo le strade della Palestina: ha sempre mostrato compassione nei confronti di chi soffriva, si è fatto vicino ai poveri, ai dimenticati, prendendo su di sé le sofferenze di tutti. Ha soccorso tutti e donato salute e vita. Il Vangelo ci narra che la guarigione dalla morte e dalla malattia è sempre l’esito di un cammino di fede, nel quale si riconosce la potenza salvifica di Cristo.
don Francesco, vostro parroco