IL REGNO DI DIO SARA’ DATO AD UN NUOVO POPOLO!
La Parola di Dio di questa 27^ domenica del Tempo Ordinario ci presenta ancora una volta la chiamata alla conversione, attraverso l’immagine della “Vigna del Signore”, immagine che nella Bibbia richiama sempre il popolo a cui Dio ha accordato la sua Alleanza.
L’evangelista Matteo ci offre nel testo evangelico una breve sintesi della storia della salvezza. Gesù è il Figlio del Padrone della vigna e paragona il popolo ai contadini della vigna. E’ questo un simbolismo ricorrente nella letteratura profetica e descrive l’atteggiamento d’Israele nei confronti di Dio, che attende con tanta pazienza il frutto coltivato, “viti pregiate”, ma trova solo “acini acerbi”.
La sterilità è il frutto dell’infedeltà all’alleanza che tocca il suo vertice nel rifiuto dello stesso Figlio, inviato dal Padre per raccogliere frutti di santità. Per questo la vigna sarà affidata ad un popolo che la farà fruttificare.
E’ la Chiesa di Dio, “piantata dal celeste agricoltore come vigna scelta”, per continuare la missione d’Israele. La Chiesa siamo noi battezzati, chiamati ad essere fedeli alla nostra dignità di figli e a custodire la santità alla luce di tutto ciò che “vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato” per seguire Gesù.
La parabola dei vignaioli omicidi è l’ultimo avvertimento di Gesù ai rappresentanti del popolo, perché si convertano e aprano gli occhi e lo riconoscano come il Messia, inviato da Dio.
Non si può appartenere al popolo di Dio, senza accogliere Cristo nella propria vita. Se poi ci domandiamo quale sia il frutto che il Signore si attende dalla nostra vita, basta che ci ricordiamo dell’amore fraterno, che egli, proprio nei discorsi dell’ultima cena, ha lasciato ai discepoli come il suo comandamento.
don Francesco, vostro parroco