Pentecoste – 2023

“VIENI, O SPIRITO, TU CHE SEI L’AMORE” 

Nel giorno di Pentecoste Gesù Risorto effonde sulla Chiesa lo  Spirito Santo, come aveva più volte rivelato, e dà inizio ad un modo  nuovo di essere presente fra gli uomini. Nei suoi discorsi di addio,  Gesù aveva promesso agli apostoli lo Spirito Santo: “Non vi lascerò 

orfani.. vi manderò il Consolatore, lo Spirito di verità.. riceverete lo  Spirito Santo”. 

Cinquanta giorni dopo la Pasqua, Gesù mantiene la promessa.  Ci chiediamo: Perché Gesù invia lo Spirito Santo? Perché lo ritiene  necessario agli apostoli e alla sua Chiesa? Lo Spirito Santo è inviato  perché la Chiesa possa continuare nel mondo la missione di Cristo,  una missione senza limiti, né di spazio, né di tempo. “Come il Padre  ha mandato me, così io mando voi”; “Andate nel mondo intero e  predicate il Vangelo ad ogni creatura”. 

La Pentecoste è un fatto che continuamente si ripete e si  rinnova nella Chiesa. Lo Spirito Santo è perennemente inviato alla  Chiesa, per fare della moltitudine dei credenti “un solo corpo”. Lo  Spirito è l’anima della Chiesa, causa prima della sua unità e della  santificazione dei suoi membri. Lo Spirito inoltre arricchisce ogni  singolo credente di doni particolari (carismi): “A ciascuno è data  una manifestazione particolare dello Spirito per l’utilità  comune”. Ma quali sono i segni che ne rivelano la sua misteriosa  presenza? Possiamo vederne i segni in tutti coloro che anche oggi  giungono al sacrificio supremo della loro vita per il bene dei fratelli;  in tante anime che silenziosamente, ma tenacemente, lavorano per  la causa della giustizia e della pace; in giovani e adulti che non  hanno paura di manifestare la loro fede e che si comportano come il  Vangelo insegna. 

don Francesco, vostro parroco