IV Domenica di Pasqua 2023

IO SONO LA PORTA DELLE PECORE,  dice il SIGNORE 

Ogni anno la 4^ domenica di Pasqua ci descrive il “buon  Pastore”, attingendo al capitolo 10 del Vangelo di Giovanni. Fissando  lo sguardo su di Lui, comprendiamo chi siamo noi: pecore che sanno  ascoltare la sua voce, e, fidandosi di essa, si lasciano condurre fuori  dai recinti delle proprie paure, delusioni, egoismi, verso i pascoli della  vita. Il pastore chiama e noi ascoltiamo. Quando ascoltiamo solo noi  stessi, o altre voci, rimaniamo nei recinti di morte. Occorre seguire  Cristo con sapienza e perseveranza, riconoscere la sua voce e  lasciarci condurre da Lui alla salvezza. 

In questa domenica la Chiesa celebra la Giornata Mondiale di  preghiera per le vocazioni. Siamo invitati a pregare perché il Signore  mandi operari nella sua messe, ma anche a riconoscere come la vita  di ciascuno è intessuta di questa dinamica vocazionale di chiamata e  risposta. Il verbo “chiamare” risuona oggi in modo significativo in tutte  le letture. Nella prima Pietro annuncia che la promessa è per tutti  coloro che “chiamerà il Signore Dio nostro”. Sempre Pietro, nella  seconda lettura, dichiara che siamo chiamati a fare il bene, anche  quando dobbiamo attraversare una sofferenza, da sopportare con  pazienza, seguendo l’esempio di Gesù.  

Il pastore ci chiama alla vita: seguiamolo con fiducia! “Io sono la  porta delle pecore: se uno entra attraverso di me, sarà salvato;  entrerà e uscirà e troverà pascolo”. 

Gesù “porta delle pecore”, ci richiama “la porta santa”, che  abbiamo varcato nell’anno del Giubileo della misericordia. Donaci,  Signore Gesù, la grazia di giungere al Padre, attraverso di te, che sei  “la Porta”.  

don Francesco, vostro parroco