II Domenica di Pasqua – 2023

“ABBIAMO VISTO IL SIGNORE!” 

Il brano evangelico proposto dalla liturgia nella 2^ domenica di  Pasqua ci racconta l’apparizione di Gesù Risorto nel Cenacolo:  siamo alla sera di quel giorno speciale, che ha rivoluzionato la  storia. Le donne che si erano recate di buon mattino al sepolcro lo  avevano trovato vuoto; il corpo di Gesù non c’era più. Avevano  avuto anche una visione di angeli i quali affermano che Egli è vivo.  Tutto questo non è stato per gli apostoli una concreta conferma alle  parole che il Maestro aveva pronunciato prima della sua passione e  morte. 

Ecco che il Risorto, mentre le porte sono chiuse per timore dei  Giudei, appare in mezzo ai suoi e li saluta dicendo: “Pace a voi!”:  una riprova della sua vita non più segnata dalla morte, ma gloriosa.  Ne farà esperienza l’apostolo Tommaso, quando otto giorni dopo 

toccherà le sue piaghe gloriose e professerà la sua fede con le  stupende parole: “Mio Signore e mio Dio!” 

Quanto assomigliamo a questo apostolo, quanto possiamo  riconoscerci in lui, quando facciamo fatica a fidarci, siamo  desiderosi di avere delle prove o vogliamo “toccare con mano” per  credere. L’agire di Tommaso ci fa riflettere su due aspetti 

fondamentali nel cammino di fede: 1° ogni vera esperienza di fede  non può che essere vissuta se non in prima persona; nessuno può  sostituirti, nessuno può credere al tuo posto; devi essere tu a  incontrare il Signore, a decidere di mettere tutta la tua vita nelle sue  mani; 2° la fede deve essere comunicata nel modo più credibile  possibile. Magari Tommaso ha avuto difficoltà a credere che Gesù  fosse veramente vivo, risorto, per l’incapacità degli altri discepoli di  raccontare quell’incontro e di comunicare la gioia che ha prodotto in  ciascuno di loro. 

don Francesco, vostro parroco