Battesimo del Signore

E’ APPARSA LA GRAZIA DI DIO

La liturgia di questa domenica ci invita a soffermarci  sull’episodio del Battesimo di Gesù, con il quale si compie  un’ulteriore epifania (manifestazione) del Signore, sulla linea  della povertà del Natale e dell’impotenza della Pasqua. Vi  appare infatti una grazia di Dio, apportatrice di salvezza  per tutti, fragile come un bimbo rifiutato e debole come  un giusto crocifisso da malfattore. 

Al battesimo si delinea il medesimo paradosso; si è mai  visto che il Figlio di Dio si mette in fila con i peccatori? La  voce del Cielo svela il Messia, che, investito della forza dello  Spirito Santo, inizia la sua missione di salvezza. Egli è il  grande protagonista di questa scena evangelica. Mettendosi  in fila tra i peccatori e facendosi solidale con essi, Gesù  vuole indicare un itinerario di abbassamento verso la nostra  condizione di creature, segnate dalla debolezza e dal  peccato. La missione che Cristo inizia, ricevendo da  Giovanni Battista il Battesimo, culminerà con il “battesimo”  della sua stessa passione e morte: tutto ciò avviene sotto  l’azione dello Spirito. 

La Chiesa vive di questa ‘perenne’ Pentecoste. Ogni  cristiano, a partire dal dono sacramentale ricevuto all’inizio  della propria vita, è chiamato a prestare ascolto allo Spirito,  attraversando magari anche momenti di “esilio” e di  “deserto”, nella certezza che il Signore non tarderà a venire,  a manifestarsi, a ricolmare mente e cuore di consolazione e  speranza. Lui è il “Pastore buono delle pecore”, che vuole  guidare il suo gregge a pascoli di libertà, di amore e di  verità, perché a Lui apparteniamo: Lui ha dato la sua vita  per noi. 

don Francesco, vostro parroco