C’è un documento, sottoscritto nel 1965 dalla Chiesa cattolica, che in poche semplici righe riassume un concetto tra i più importanti: Dio ha fatto abitare la terra da tanti popoli con lo scopo di lasciarsi cercare; una ricerca che si concluderà solo quando tutti saranno immersi in quest’unico eterno Mistero (Nostra Aetate).
E’ un testo che riprende una preziosa citazione tratta dagli Atti degli Apostoli: Dio un solo uno Dio ha fatto abitare tutto il genere umano; e questo l’ha fatto perché ogni uomo lo cerchi, anche a tentoni. Poiché in verità nessuno è lontano da lui. (17).
Non sono forse parole liberanti e per tutti cariche di speranza? Eppure eccoci qui a rimarcare, a riaffermare, a riprendere, a rilevare, a sottolineare. A denunciare.
Certo, sono infiniti i nomi che ci parlano di Dio, le cui descrizioni rimarranno per sempre altrettanto sconfinate, così come le parole che invano da sempre tentano di comprenderne i dettagli. Dio però sfugge a tutte le categorie, ai vari tentativi di farne un idolo da contrapporre ad altri idoli. Questa è la realtà.
Nessuno l’ha mai visto, scrive san Giovanni. Quindi, come dicono i giovani, “Keep Calm”! Rilassatevi!
L’importante è che Lui ci sia e che per Lui, anche se in modo disordinato, ci sia posto! Tutto il resto, dice ancora la Scrittura … è vanità.
Centro per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso – Trento 2017