Sono sempre di più quelli che si fregiano di tale affermazione senza aver mai preso in mano un libro di storia, senza aver mai cercato di conoscere, e soprattutto senza aver mai voluto pensare seriamente superando le tante banalità!
Ma quand’è che veramente si è sempre fatto così?
Persino il povero Papa Francesco viene accusato ogni giorno, senza mezzi termini, di rinnegare storie e tradizioni bimillenarie. Ma è proprio vero che Gesù e suoi primi discepoli, due mila anno orsono, hanno codificato in modo ininterrrotto questi attuali due mila anni di tradizione cristiana?
LE basiliche son lasciti del tempo romano, i titoli ecclesiastici di tradizioni medievali; gli abiti liturgici arrivano dall’Egitto e li abbiamo modificati all’inverosimile; la prima lingua del cristianesimo, il greco, è stata presto soppiantata da lingue più volgari che sacre; per i sacramenti dobbiamo aspettare il Concilio di Trento, mentre per l’ultimo dogma il 1950; il Corpus Domini è del 1264, la Via Crucis trova forma nel XVII secolo …
Tolti i fondamentali (che purtroppo non sempre distinguiamo dalle tradizioni!) la storia ci insegna che, al contrario, non si è mai sempre fatto così: la fede, fortunatamente, supera i tempi e anche noi stessi.
Centro per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso – Trento 2017