VI Domenica del Tempo Ordinario – 2025

“BENEDETTO CHI CONFIDA NEL SIGNORE” 

Il testo evangelico della sesta domenica ci presenta il “discorso  della pianura” di Gesù, secondo il Vangelo di Luca (parallelo del  “discorso della montagna” che ritroviamo nel vangelo di Matteo). Un  testo di grande rilevanza religiosa, missionaria ed etica. Gesù parla  alla gente con semplicità ed usa il linguaggio più semplice per farsi  capire dai piccoli e dai grandi, da chi è disponibile ad incontrarlo nella  fede e nella sua umanità. Il suo messaggio è diretto a tutti e non  esclude nessuno; prende in considerazione varie categorie di  persone per definirle “beate”. I poveri, gli affamati, i sofferenti, i  perseguitati, sono oggetto di speciale cura da parte di Dio e Gesù è  vicino specialmente a loro, in quanto la vera beatitudine sta  nell’accettare le prove della vita, con rassegnazione, ma anche con  dignità.  

Parimenti, Gesù prende le distanze da quanti fanno della loro  vita un’esaltazione di se stessi e della loro onnipotenza. Per costoro  arriverà il giudizio di Dio (il “guai”, riportato nel Vangelo). Felicità e  guai spesso camminano nella storia di ognuno di noi.  

Alla luce di questo brano possiamo capire che la persona  davvero beata è colei che entra in questa prospettiva di fede, che sa  valorizzare anche il dolore e la sofferenza come via di felicità. 

Gesù ci insegna a non mettere il benessere e la ricchezza al  primo posto, per farne un valore assoluto e supremo, a non legare il  proprio cuore alle ricchezze e ai beni terreni. Non è sbagliato  possedere; è profondamente iniquo essere posseduti, cioè essere  schiavi della ricchezza, a tal punto da ricercarne un godimento  egoistico, e non un mezzo di felicità per tutti, specie per i meno  fortunati. 

 don Francesco, vostro parroco