
“IN RELIGIOSO ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO”
Il Vangelo di questa 3^ domenica ci racconta di Gesù che ritorna nella sua Nazareth, il luogo dove è vissuto per circa 30 anni, vivendo una vita così comune, così umana, così poco sotto i riflettori, così semplice che….. che era proprio difficile credere che fosse il Figlio di Dio!
Nella sinagoga di Nazareth Gesù dichiara che in Lui si compiono le Scritture: “Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato”. “L’importanza della Parola di Dio per noi cristiani deriva dal fatto che per mezzo di essa Dio stesso, in Cristo, parla alla Chiesa” (dal doc. “Sacrosanctum Concilium” del Vaticano II).
Soprattutto la lettura del racconto evangelico è presenza viva di Cristo in mezzo a noi. Ogni volta che ascoltiamo il Vangelo facciamo la stessa esperienza di coloro che, presenti nella sinagoga, fissano gli occhi su Gesù che parla.
Diventa nostra anche l’esperienza dell’antico popolo d’Israele che partecipava alla solenne liturgia, presieduta dal sacerdote Esdra (1^ lettura): l’ascolto della Parola suscita in tutti il dolore per le colpe commesse. Il popolo piange, consapevole della propria fragilità, del proprio peccato. Viene invitato a non rattristarsi, a non piangere; piuttosto a gioire per la fedeltà del Signore, che non abbandona il suo popolo, ma lo guida con la Sua Parola, che riscalda il cuore e stimola l’impegno personale e comunitario.
In ogni Messa noi cristiani, nutriti alla mensa della Parola e dell’Eucaristia, chiediamo che lo Spirito ci riunisca in un solo corpo. Non sono parole dette con leggerezza: chiediamo a Cristo di diventare sue membra e, ciascuno per la sua parte, parola di Dio incarnata.
don Francesco, vostro parroco