“UOMO E DONNA NEL PROGETTO DIVINO”
Il tema delle letture della 27^ domenica T.O, in particolare nel testo tratto dal libro della Genesi e nel Vangelo di Marco, è centrato sulla creazione dell’uomo e della donna e sul progetto che ha da sempre Dio creatore sull’unione sponsale tra l’uomo e la donna, creati per essere “uno” nell’amore.
L’uomo non è il signore assoluto del creato, ma l’amministratore dei doni del Signore. Né le cose, né gli animali sono in grado di colmare il suo vuoto esistenziale, cioè non sono un aiuto a lui corrispondente. Solo la presenza della donna, accanto a lui, riesce a rompere la sua solitudine. Dio stesso si è rivelato a noi non come un Dio monolitico, ma come una comunione di persone, la Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo.
Gesù nella stupenda pagina evangelica richiama i farisei di ieri e di oggi all’intenzione originaria di Dio creatore sul matrimonio e sulla famiglia. Egli, infatti, rivela il cuore di Dio, sempre tanto paziente nel sopportare il cuore umano indurito, come emergeva dalla legislazione promulgata da Mosè. L’unione indissolubile tra l’uomo e la donna è stata sempre minacciata e danneggiata, con comportamenti e leggi che hanno permesso il divorzio. Gesù non vuole entrare in disputa con i farisei su questo tema, ma ribadisce il progetto originario di Dio.
Nella risposta che dà, ricorda ai farisei che il matrimonio sacramento è unico e indissolubile e, quindi, “l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto”. Gli sposi sono chiamati a mettersi nelle mani del Signore, come i bambini, ai quali appartiene il Regno di Dio. Il matrimonio cristiano diviene così segno credibile dell’amore di Cristo riversato nei nostri cuori. Chiediamo al Signore di donarci cuori capaci di amare.
don Francesco, vostro parroco