“IMITIAMO LA GENEROSITA’ DI DIO CHE DONA TUTTO”
Gesù, nel testo evangelico di questa 26^ domenica T.O., ci insegna ad abbattere ogni divisione, ogni frontiera, anche quella che può nascere nel fare il bene. Sentirci tutti fratelli nel compiere la volontà del Padre, scoprire continuamente ciò che ci unisce e non ciò che ci divide, è annunciare con le opere la comunione che un giorno vivremo in cielo.
E per giungere a tale comunione, più preziosa di ogni bene, siamo chiamati ogni giorno a fare delle scelte. Gesù raccomanda ai suoi discepoli, oggi come allora, l’umiltà. In fondo ciò che di buono realizziamo nella vita è per opera sua; perché Lui c’è e ci sostiene nella quotidianità. Dio opera grandi cose in chi si apre a Lui, nell’atteggiamento dell’umiltà e del servizio.
L’essere in sintonia con l’agire di Dio ci fa superare il pericolo comunissimo di essere di scandalo (= ostacolo) per i fratelli che ci vivono accanto; pericolo nel quale cadiamo, quando veniamo meno all’impegno di fedeltà e di testimonianza a Cristo, quando siamo attaccati a ricchezze materiali, quando siamo più attratti da ciò che facciamo, piuttosto a ciò che siamo; pericolo che superiamo quando ci poniamo come singoli e come comunità alla sua sequela.
Per il cristiano è necessario seguire Cristo, avere Lui come punto di riferimento costante del proprio essere e del proprio agire; quindi abbandonare tutto ciò che è di peso e seguire Lui.
Ciascuno di noi ha il “mandato” da Dio, in forza del Battesimo, di testimoniare il suo Amore di Padre, un amore a cui non è possibile porre dei limiti, ma che raggiunge ogni uomo/donna grazie anche al nostro umile servizio: un piccolo seme di fronte alle necessità dell’umanità, una goccia in un oceano, ma è ciò che dà senso alla nostra vita.
don Francesco, vostro parroco