“VIENI SIGNORE, PONI LA TUA DIMORA TRA NOI”
Celebriamo la quarta domenica di Avvento, che quest’anno è anche vigilia del Santo Natale. La liturgia ci presenta una delle figure più grandi di questo tempo di attesa e di gioia: la Vergine Maria, che accolse la presenza di Dio nel suo cuore e nel suo corpo senza alcuna esitazione. Nel “SI’” di Maria a Dio sta la nostra salvezza.
Nell’annuncio dell’angelo a Maria, descritto dall’evangelista Luca, si attua ciò che Natan (profeta) aveva profetizzato a Davide (re). Al suo re che avrebbe voluto costruirgli una casa dove abitare, Dio capovolge la prospettiva: lui stesso – Dio – avrebbe donato a Davide e all’umanità tutta un discendente, nel quale e attraverso il quale avrebbe dimorato per sempre in mezzo al suo popolo. Non il tempio che Davide vorrebbe edificare, ma il Figlio di Dio che assume,
attraverso Maria, la nostra carne, è il Dio-con-noi, cioè la vera dimora di Dio nella storia e tra gli uomini. Perché questa meravigliosa promessa si realizzi è però necessario il “sì” docile di Maria, la sua adesione umile (“Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola”), secondo la logica dell’alleanza. Lo stile di Dio è
operare gratuitamente a nostro vantaggio, suscitando e attendendo la risposta della nostra libertà.
E’ la fede di Maria a diventare spazio aperto e disponibile nel quale Dio può manifestare le sue meraviglie.
Disponiamoci a contemplare il mistero dell’incarnazione del Figlio di Dio nel grembo della vergine Maria per opera dello Spirito Santo.
Ringraziamo Dio per il “sì” di Maria, ma anche per il “sì” di tutti i nostri fratelli e sorelle, la cui vita di santità prolunga nella storia l’opera della salvezza.
don Francesco, vostro parroco