II Domenica di Quaresima (2023)

GESU’ CRISTO SUL MONTE ANTICIPA LA SUA GLORIA 

Durante il cammino quaresimale in preparazione alla  Santa Pasqua le letture liturgiche ci fanno incontrare  personaggi protagonisti delle grandi tappe della storia della  salvezza: in questa seconda domenica troviamo il patriarca  Abramo, da cui ha avuto origine il popolo di Dio. La sua  figura è caratterizzata dalla piena disponibilità alla volontà di  Dio e dalla collaborazione al suo progetto di salvezza. Egli  rappresenta la moltitudine di tutti coloro che si fidano del  Signore. Abramo è chiamato ad uscire dalla propria terra  per partire verso un paese che Dio gli donerà: è il cammino  della libertà. 

L’esperienza della Trasfigurazione, che oggi è offerta a  noi come a Pietro, Giacomo e Giovanni, ci porta alla  realizzazione piena del cammino della libertà, iniziato con la  chiamata rivolta da Dio ad Abramo: nello splendore del volto  di Gesù, nella luce candida delle sue vesti, si rivela la sua  vita intima, e noi contempliamo chi è Dio e chi è l’uomo. A noi questa pagina del Vangelo propone una profonda  esperienza di fede: la nube luminosa ci copre con la sua  ombra, lo Spirito dell’Amore del Padre ci avvolge, ne  sentiamo la forza che ci infonde coraggio e speranza. La  Trasfigurazione è avvenuta in disparte, su un alto monte,  uno spazio privilegiato. E i cristiani l’hanno sempre collegata  alla Pasqua che si compie in ogni Eucaristia, perché la  trasfigurazione è illuminazione, rivelazione, visibilità di Gesù  Cristo, vero Dio e vero uomo. 

Gesù che si trasfigura anticipa la sua vittoria sulla morte in  croce. Ora anche noi siamo coperti dal suo brillare come il  sole, dalla bianchezza delle sue vesti, dalla sua luce. Il  Padre ci chiede di ascoltarlo. 

don Francesco, vostro parroco