“IMPARIAMO DA GESU’, MITE E UMILE DI CUORE”
La Parola di Dio di questa 22^ domenica ci richiama due virtù “minacciate di estinzione” nel nostro oggi: la modestia e l’umiltà. In particolare il Vangelo ci riporta una parabola raccontata da Gesù per insegnare a scegliere gli ultimi posti, contro ogni logica di successo, prestigio e primato. La gente guarda Gesù curiosa di vedere quello che farà o che cosa dirà, e anche Gesù guarda la gente invitata a questo banchetto e dall’osservazione del semplice gesto di occupare i posti svela un atteggiamento di vita da correggere.
Gesù sicuramente anche ora osserva il nostro modo di occupare i posti della vita. Magari è solo in chiesa, quando andiamo a Messa, che cerchiamo di occupare fisicamente gli ultimi posti, con la scusa che talvolta arriviamo in ritardo, ma anche perché stare davanti forse ci stimolerebbe di più a coinvolgerci di più nella vita comunitaria e nel servizio. Poi nella vita, fuori dalla Messa, è tutto un correre a ottenere il primo posto. Vogliamo il primo posto nel lavoro, nella retribuzione, nei privilegi. Ci rode talvolta l’invidia di chi è più avanti di noi e siamo sempre in ansia di vederci rubare il posto raggiunto, magari da chi è dietro di noi e non ha diritto di passarci avanti. Gesù ci fa scoprire la bellezza dell’umiltà come atteggiamento profondo che ci libera e porta pace in noi e attorno a noi.
Una Chiesa umile è una Chiesa che non si lamenta continuamente di essere attaccata e non teme di perdere privilegi antichi. E’ una comunità di credenti in Cristo, che nella nostra società diventa esempio e stimolo di attenzione agli ultimi, di capacità di dialogo sempre.
don Francesco, vostro parroco