VI Domenica del Tempo Ordinario

“LA LOGICA DI GESU’ E LA LOGICA DEL MONDO” 

La parola di Dio di questa sesta domenica del Tempo Ordinario  ci indica qual è la via della felicità; è risposta all’interrogativo  profondo dell’uomo: Come essere felici?  

Il profeta Geremia nella prima lettura ha distinto due  categorie di persone: gli uomini che confidano negli uomini e gli  uomini che confidano nel Signore. Chi confida in se stesso (chi  vuol vivere senza Dio), allontana il suo cuore dal Signore; e  lontani dal Signore non c’è vita: c’è aridità, tristezza, rifiuto. 

Quando i valori che danno base e solidità ad un’esistenza  vengono sostituiti dai piaceri della vita, dall’egoismo, dalla  superbia, dal sopruso, dalla violenza, l’uomo si avventura in un  oscuro tunnel che lo impoverisce spiritualmente e dal quale, da  solo, non può uscire. Solo la conversione, il ritorno al Signore  danno vitalità, danno gioia e pace all’esistenza, altrimenti  gravemente compromessa. Chi confida nel Signore è  benedetto, porta frutti abbondanti di bene, diventa strumento  nelle mani di Dio. Gesù nel Vangelo continua la distinzione fra  chi è vicino a Lui (beati) e chi è lontano (guai), fra chi accoglie  nella propria vita il Vangelo e chi lo rifiuta! 

Il pilastro su cui poggia la vera felicità (beatitudine) è avere  fiducia in Dio e non in una delle illusioni che popolano i nostri  sogni. In un mondo nel quale continuano a vacillare o cadere le  sicurezza fondamentali, quali la famiglia, l’onestà, il rispetto della  vita e della persona umana, è più che comprensibile la ricerca di  sicurezze, di punti chiari, di pilastri. Ma se scaviamo un po’  scopriamo che ciò su cui fondiamo talvolta la nostra sicurezza (il  benessere) non basta a saziare la nostra sete di infinito. 

don Francesco, vostro parroco