“GESU’, TU SEI IL CRISTO!”
La fede è dono di Dio, ma è anche risposta dell’uomo: una presa di posizione di fronte a Cristo. E Gesù oggi interpella i discepoli, e ogni credente sulla sua persona. Gesù desidera conoscere l’impatto sulle folle della sua parola e del suo agire come inviato del Padre. Gli apostoli riportano ciò che la gente dice della sua persona. Forse un po’ è anche ciò che pensano loro, perché condividono le attese, le speranze e le domande del popolo su quell’Uomo a cui il vento e il mare obbediscono.
Ma a Gesù non basta sapere quello che la gente dice. Vuole conoscere il pensiero dei suoi. Vuole sapere chi è per i discepoli, cosa essi possono dire di lui. Vuole sapere cosa conta per la loro vita che lui sia con loro, e come questa presenza ha cambiato la loro esistenza: “Ma voi chi dite che io sia?”
La risposta di Pietro suona come una stupenda confessione: “Tu sei il Cristo!”. E come Pietro, ogni credente dovrebbe porsi costantemente la questione di chi è per lui Cristo e dell’accoglienza che riserva al Figlio di Dio nella propria vita.
Quando i cristiani si ritrovano insieme, è normale che abbiano una espressione di fede comune per esprimere la comunione in Cristo. Ma ciò è imprescindibile dalla ricerca della risposta che ognuno è chiamato ad esprimere nel quotidiano alla domanda di Gesù: “Per te, chi sono io?”.
Pietro, uno di noi, ora sei sicuro, è proprio lui il Messia aspettato da tutti e proprio a te è capitata l’occasione di proclamarlo. Ti sei buttato, entusiasta e non hai ripensamenti. Poi: “Ma come? Perché parla di soffrire, morire, risorgere?” Ti sembra confuso, ma lui non cede: “Pietro, mi sei di inciampo. Non devo seguire io te, ma tu me verso Dio”. Pure noi chiediamo a Gesù di ragionare come noi, ma tu mostraci anche oggi come si segue il Messia fino alla croce.
don Francesco, vostro parroco