IV Domenica d’Avvento – 2025

Nell’imminenza della celebrazione del Santo Natale, le letture di quest’ultima domenica di Avvento ci conducono sulla soglia del mistero dell’Incarnazione, annunciato da secoli, grazie ai profeti, e che ora si compie. Viene offerta alla nostra devota contemplazione l’obbedienza docile e operosa di Giuseppe, lo sposo di Maria, che si contrappone al rifiuto dell’incredulo re Acaz (1^ lettura), di cercare aiuto presso Dio.

 

 Ebbene proprio Dio non si lascia vincere da questo diniego e promette un segno per tutta l’umanità: “Ecco la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele” (= Dio con noi!). Il protagonista è il dono dello Spirito Santo che, attraverso la collaborazione umana al meraviglioso progetto della salvezza, fa di Maria, la Madre del Figlio di Dio, e di Giuseppe, il padre putativo di Gesù. Lo Spirito dispone Giuseppe, lo sposo di Maria, ad accogliere il volere divino e a farsi custode del figlio che nascerà. 

 

Così il Figlio di Dio assume la nostra storia; il disegno divino giunge a compimento. La pagina evangelica si arresta sulla soglia del mistero ed esalta la feconda attesa, per dirci che nel cuore ricolmo di amore di Maria, la donna del “sì” libero e fecondo, e di Giuseppe, turbato e docile al rivelarsi del mistero, tutto è pronto per accogliere Gesù. 

 

E noi, possiamo dire di essere pronti a vivere il mistero del Natale? Siamo pronti a far posto al Figlio di Dio che nasce nei nostri cuori e nelle vite di coloro che incrociano i nostri passi quotidiani? Come Maria e come Giuseppe anche noi, rinvigoriti dal cammino di Avvento, incontro al Signore che viene, poniamo la nostra vita al servizio dei disegni di Dio Padre.

 

                     don Francesco, vostro parroco