XXXIII Domenica del Tempo Ordinario 2025

Celebriamo la 33^ domenica del Tempo Ordinario. Il titolo di  questa breve riflessione riporta l’incoraggiamento di Gesù, rivolto a  quanti nel corso dei secoli si troveranno ad affrontare ostilità e  persecuzioni, pur di rimanere fedeli al Signore.  

Se ci pensiamo, sono parole di un’attualità sorprendente, visto  come la persecuzione dei cristiani è presente anche oggi in molti  paesi del mondo, in svariate forme di violenza verbale e fisica. Anche  noi non siamo esenti da tutto ciò: pensiamo alle situazioni e ai  momenti nei quali veniamo condannati perché rifiutiamo un pensiero  che fa a meno di Dio.  

Come sono preziose, allora, le parole di Gesù, che ci dice che  queste prove devono accadere: sono i dolori del parto della storia in  cammino verso il suo orizzonte certo, che è la gioia e la pienezza  della vita in Dio per sempre. Mai ci verrà meno il sostegno del  Signore che promette: “Io vi darò parola e sapienza!”. 

E’ certo, questo mondo un giorno passerà, ma non appartiene  al cristiano vivere nella paura e nell’angoscia. Il “giorno del Signore”  sarà rovente per chi ha fatto il male, ma pieno di luce per i giusti.  

Nel tramonto del mondo e della storia, quello che conta è la  perseveranza nella fede: “Con la vostra perseveranza salverete la  vostra vita”. Sorgono in noi delle domande legittime: “Chi libererà il  mondo da tutto questo male? O tutto questo male causerà la fine del  mondo?”  

Nel Vangelo troviamo un’affermazione molto forte di Gesù che  contrasta tutta questa negatività: “Nemmeno un capello del vostro  capo andrà perduto”. La singolarità, la piccolezza di un capello è la  garanzia che davvero nulla e nessuno andrà perso.  

 don Francesco, vostro parroco