
“ALZATI E VA’: LA TUA FEDE TI HA SALVATO!”
Celebriamo la 28^ domenica del Tempo Ordinario. Dio ci chiama a contemplare il suo amore.
A Lui il nostro grazie per la sua bontà e la sua misericordia, per la sua presenza che accompagna la nostra vita, per la salvezza che ci dona la gioia di essere figli del Padre.
Anche noi come il lebbroso guarito – di cui ci parla il Vangelo – vogliamo lodare e benedire il Signore per le meraviglie di grazia che compie nella nostra vita.
L’evangelista Luca ci narra dell’incontro di Gesù con dieci lebbrosi, costretti dal loro stato ad essere costantemente ai margini della vita, reclusi in spazi obbligati per non essere fonte di contagio. Hanno l’ardire di andare incontro a Gesù e, stando a distanza, esprimono ad alta voce il loro disagio: “Gesù, maestro, abbi pietà di noi!” Gesù li invita a presentarsi ai sacerdoti, deputati a certificare l’eventuale guarigione e quindi la possibilità di essere riammessi ad una vita sociale e al culto. “Mentre essi andavano, furono purificati” scrive Luca. Ma uno solo, “vedendosi guarito” sente il bisogno di lodare Dio e di prostrarsi ai piedi di Gesù, “per ringraziarlo”.
Il Maestro si rammarica molto , perché a lui solo può offrire la consolante certezza: “Alzati e va’: la tua fede ti ha salvato!”. Basta il miracolo per essere salvati? No! E’ indispensabile la fede, che ci dà la certezza che, se rimaniamo uniti a Cristo, la nostra fede non fallirà.
Dio non ha bisogno di nulla, ma gradisce la riconoscenza degli uomini per i suoi doni. Gesù oggi ci avverte: può succedere che un lontano, uno straniero, sia più sensibile e attento nel cogliere i doni di Dio e nel ringraziare. Non diamo mai per scontato ciò che
riceviamo da Dio.
don Francesco, vostro parroco