XVII Domenica del Tempo Ordinario 2025

PADRE, VENGA IL TUO REGNO! 

Celebriamo la 17^ domenica del Tempo Ordinario. Il dialogo con  Dio, la preghiera, è al centro della Parola che ascoltiamo nella  Liturgia, come ulteriore atteggiamento con cui si caratterizza l’essere  discepoli del Signore. La preghiera insegnata da Gesù unisce  insieme Dio e uomo: non riduce Dio a tappabuchi delle insufficienze  umane; non riduce l’uomo a mero burattino. 

Gesù ci insegna prima di tutto a rivolgerci a Dio, chiamandolo  “Padre”. Siamo realmente figli di Dio, per la grazia ricevuta nel  Battesimo, ed il nostro rapporto con Dio deve essere un rapporto di  figli rispetto al Padre, di amore, di fiducia, di familiarità, non di timore  e di distanza. Pertanto la nostra preghiera deve essere un dialogo o  un colloquio filiale e amoroso con Dio, che ci è Padre. A Lui possiamo  chiedere tutto quanto ci è necessario: il pane quotidiano, una casa, il  lavoro, la liberazione dal male, fisico e morale, il perdono delle colpe.  

Nella preghiera dobbiamo anche saper riconoscere i doni che  Dio continuamente ci fa, per lodarlo e ringraziarlo. Gesù ci invita  soprattutto a chiedere nella preghiera la piena realizzazione del suo  disegno di salvezza e il compimento della sua volontà: “venga il tuo  Regno, sia fatta la tua volontà”.  

La preghiera implica il desiderio sincero e lo sforzo costante e  generoso di entrare nei disegni di Dio e di adeguare ad essi il modo  di pensare, le scelte, la condotta di vita. La preghiera è tutt’altro che  alienazione, alibi e disimpegno: è impegno concreto a capire e a  seguire le vie di Dio. 

Due sono le caratteristiche fondamentali della preghiera  cristiana: la perseveranza e la fiducia. “Signore, insegnaci a  pregare!” 

 don Francesco, vostro parroco