
TUTTO INIZIA DALL’AMORE
Celebriamo la quinta domenica di Pasqua. La Parola di Dio ci invita a riesaminare la nostra fede. Essa ci è stata donata nel Battesimo. E’ un impegno da vivere e da far fruttificare. La fede deve permeare ogni giorno della nostra vita; ci deve aprire al mistero di Dio per farlo entrare nella nostra esistenza.
Se Dio entra nella nostra vita attraverso la porta della fede, noi diveniamo “dimora di Dio” nella storia. Saremo capaci di esprimere nei rapporti vicendevoli l’amore che scaturisce dalla presenza di Dio in noi e di rispondere positivamente al comandamento di Gesù: “amatevi gli uni gli altri come Io ho amato voi!”.
Queste parole sono state pronunciate da Gesù nel contesto dell’Ultima Cena, dopo l’uscita di Giuda dal cenacolo, e sono l’inizio del lungo discorso di addio riportato da Giovanni evangelista nei capitoli dal 14° al 17°. Il comandamento nuovo che Cristo ci ha rivelato è la carità fraterna. Da quando Dio si è fatto uomo per salvarci, chi vuole onorare Dio non può farlo senza onorare l’uomo, per il quale Dio ha dato tutto.
Il comandamento dell’amore è “nuovo” perché: 1. non fa preferenze (la mia famiglia, la mia nazione, la mia religione), ma è rivolto a tutti, senza distinzioni; 2. è assolutamente disinteressato e gratuito, fino a dare la vita; 3. Gesù ci ama come figli del Padre celeste, come fratelli suoi, come persone da salvare; 4. Gesù rende possibile anche a noi di amare come Lui, attraverso il dono dello Spirito Santo che ha riversato nei nostri cuori.
Amare secondo il cuore di Gesù è un ideale altissimo, ma l’amore fraterno, reciproco, è la realtà costitutiva della Chiesa, la condizione stessa della sua esistenza.
don Francesco, vostro parroco