XXIV Domenica del Tempo Ordinario 2024

“MA VOI, CHI DITE CHE IO SIA?” 

La lettura continua del Vangelo di Marco, distribuita nell’arco  delle domeniche di quest’anno liturgico giunge idealmente oggi, 24^  domenica del tempo ordinario, a metà del suo percorso. Non è solo  una metà spaziale, perché siamo all’ottavo dei 16 capitoli di cui si  compone il Vangelo. Siamo in un vero e proprio centro, stiamo per  varcare lo spartiacque decisivo. 

Nei capitoli finora letti Gesù ha spesso fatto balenare qualcosa  del suo mistero, ma l’ha anche nascosto sotto il velo del cosiddetto  “segreto messianico”. Ha imposto ai miracolati il silenzio, ha evitato  le acclamazioni delle folle, è stato chiamato genericamente “Gesù di  Nazareth”. Ora, a metà appunto del percorso, il velo di quel segreto  è parzialmente squarciato dalla confessione di fede pronunciata da  Pietro, che nel Vangelo di Marco risuona così: “Tu sei il Cristo!” 

Ora, noi sappiamo che “Cristo” è la traduzione greca dell’ebraico “Messia”, che letteralmente significa “il consacrato”,  l’unto. La risposta di Pietro è, perciò, illuminante, in quanto attribuisce  all’uomo Gesù una qualità straordinaria. Siamo di fronte ad una  svolta nella conoscenza del vero volto di Gesù di Nazareth, che  raggiungerà però il suo culmine nell’affermazione del centurione  pagano davanti alla morte di Gesù sulla croce: “Davvero quest’uomo  era Figlio di Dio!”. 

A provocarci c’è pure la domanda che Gesù pone ai suoi discepoli, e oggi a noi: “Ma voi, chi dite che io sia?” Di fronte a Gesù  non si può rimanere indifferenti; è necessario prendere posizione:  seguire Lui o scegliere altre strade. Ci ha dato anche la libertà di  decidere: con Lui o contro di Lui, memori di quanto ci ha detto: “Chi  non raccoglie con me, disperde!” 

  

don Francesco, vostro parroco