XXII Domenica del Tempo Ordinario 2024

“AVVICINARSI A DIO” 

In questa 22^ domenica del Tempo Ordinario, dopo la parentesi  di cinque celebrazioni festive con il Vangelo di Giovanni e la  catechesi di Gesù nella sinagoga di Cafarnao sul “pane di vita”,  riprendiamo la lettura del Vangelo secondo Marco.  

Il testo ci presenta una disputa tra Gesù e gli scribi  sull’osservanza della tradizione della legge di Mosè. Infatti i discepoli  di Gesù non compiono gesti rituali prima dei pasti, come invece  facevano i farisei. Gesù risponde a tale accusa distinguendo tra il  comandamento di Dio e le tradizioni degli uomini.  

Dio ha creato una legge non per essere contro l’uomo, ma a suo  servizio e per la sua libertà. Gesù non viene a togliere la legge, ma  a portarla a compimento ed ecco il motivo per il quale invita ciascuno  a passare dall’ambito solo legalistico della legge, a quello interiore:  osservare la legge con l’adesione del cuore. Tutte le pratiche esterne  possono essere seguite, ma non plasmano la nostra vita, quando  sono vissute come un dovere, un obbligo.  

Dal cuore nascono le cose positive e negative, che sono dentro  di noi. Gesù elenca tutta una serie di vizi che escono dal cuore  dell’uomo e lo contaminano. E’ dal cuore che escono i propositi di  male: “furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, invidia,  calunnia, superbia, stoltezza”.  

Gesù respinge i “precetti di uomini” spacciati per norme date dal  Signore al suo popolo. L’uomo è giudicato da Dio non per le  molteplici osservanze esteriori, ma per l’orientamento profondo del  cuore, il centro della sua vita. Per non cadere nell’ipocrisia, Gesù ci  invita nuovamente a rimettere al centro della vita il comandamento  dell’amore, impegnandoci in comportamenti e atteggiamenti virtuosi.  

 don Francesco, vostro parroco