XIX Domenica del Tempo Ordinario 2024

 

“IO SONO IL PANE DISCESO DAL CIELO” 

Nel brano evangelico di Giovanni propostoci in questa domenica  continua il discorso di Gesù nella sinagoga di Cafarnao sul “pane di  vita”.  

Un dato di fatto fa da sfondo a questa breve riflessione: abbiamo  bisogno del cibo per poter vivere. Il cibo materiale ci è necessario. Ma  anche la vita interiore, la vita dello spirito abbisogna di essere  sostenuta da un pane che ci offre la vita eterna, un pane che ci  sorregge nelle prove di ogni giorno e che orienti i nostri passi terreni  verso il Regno dei cieli, dove un giorno godremo di Dio per sempre.  

Sperimentiamo che tutto in questa vita ha un’aria di provvisorietà, di  contingenza, di passaggio. Camminiamo come pellegrini, e nessuna  tappa può essere considerata come definitiva. Possiamo cadere nel  pericolo di pensare solo al tragitto e di dimenticare la nostra  destinazione eterna. L’amore, tuttavia, non può limitarsi a ciò che  succede: ha bisogno di un ancoraggio definitivo, dove trovare  eternamente Dio. 

Cristo stesso ci dà il suo corpo ed il suo sangue, dona se stesso,  affinché non ci dimentichiamo mai della meta, e non ci manchino mai  le forze necessarie per proseguire. Non siamo soli: la sua  compagnia intima e misteriosa nell’Eucaristia ci fa gustare, già  ora, la gioia di possedere, come caparra, le primizie di quella che  sarà la vita eterna del cielo. 

Grazie, Signore, perché resti con noi, perché ci accompagni lungo  il corso della vita! Aiutaci ad accogliere sempre degnamente il “Pane di  vita”, ad alimentarci col tuo corpo e col tuo sangue, per ottenere così  la grazia di vivere sempre nel tuo amore. 

 don Francesco, vostro parroco