
“AFFIDARE A DIO LA NOSTRA INADEGUATEZZA!”
Da questa domenica in avanti – per alcune domeniche – la liturgia della Chiesa, abbandonato per il momento il Vangelo di Marco (che è il Vangelo di quest’anno), ci propone un ampio tratto del Vangelo di Giovanni, precisamente il capitolo 6°, incentrato su
Gesù “pane di vita”. Questo capitolo inizia con il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, che viene raccontato dall’evangelista Giovanni come “segno”, che svela il mistero di Cristo, come occasione di catechesi su Cristo.
Gesù, con la merenda di un ragazzo, sfama una folla numerosa. La condizione del miracolo è che tutto sia portato a Lui. La sua grazia moltiplica il poco che abbiamo, colma la nostra inadeguatezza. La moltiplicazione dei cinque pani e dei due pesci, con cui Gesù nutre la folla affamata, è un miracolo che prelude a uno più grande: quello del dono di lui stesso nell’Eucaristia, durante l’ultima Cena.
Le azioni che compie nell’atto di moltiplicare i pani e i pesci sono le stesse che compirà poco dopo nel Cenacolo. Dovunque si ripete questo gesto e si pronunciano le parole di Gesù, Egli si fa presente e si dona in cibo di vita e bevanda di salvezza. Questa pagina evangelica ci insegna anche l’attenzione alle persone, la solidarietà con chi è nel bisogno.
Gesù, è facile scoraggiarmi quando lotto per la santità e mi sembra di non migliorare. Fa’ che io ponga la mia fiducia in te e non nei miei poveri mezzi. La tua vita sembrò un fallimento sulla croce ma tu sei venuto per amarci fino alla fine. Donando te stesso
nel pane e nel vino, hai indicato il modo in cui vuoi che ci amiamo a vicenda. Signore Gesù Cristo, accoglimi nel tuo splendore, colmami del tuo Spirito, purifica il mio cuore.
don Francesco, vostro parroco