SANTO SPIRITO, ACCENDI IN NOI IL FUOCO DEL TUO AMORE
La solennità della Pentecoste ha un’origine ebraica: veniva celebrata sette settimane dopo la Pasqua, come festa di ringraziamento. Il cristianesimo a Pentecoste celebra la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli e Maria riuniti nel cenacolo, il momento in cui la Chiesa, già fondata da Cristo, inizia la sua missione di portare il Vangelo.
A Pasqua abbiamo celebrato la Risurrezione del Signore, dono di speranza; a Pentecoste celebriamo il dono di Grazia che rinforza le virtù teologali (fede, speranza e carità) nel cuore e nello spirito degli uomini.
Al centro di questa importante solennità vi è il mistero di Dio, che ha riscattato il mondo nel Figlio suo, e il mistero della Chiesa, Corpo di Cristo. La Pentecoste non rievoca semplicemente un avvenimento passato, ma celebra Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, che si manifesta giorno dopo giorno sulla terra e che si rivelerà pienamente quando ritornerà il Figlio dell’uomo. La Pentecoste avviene ogni giorno per coloro che, nel nome del Signore, pregano il Padre di concedere loro lo Spirito Santo, promesso dal Figlio.
Chiediamo il dono dello Spirito Santo, perché senza di lui: Dio è lontano, il Cristo regna nel passato, Il Vangelo è lettera morta, la Chiesa una semplice organizzazione, l’autorità una dominazione, la missione una propaganda, il culto un’evocazione e l’agire cristiano una morale da schiavi. Ma in lui il Cristo risuscitato è presente, il Vangelo è potenza di vita, la Chiesa diventa comunione trinitaria, l’autorità è servizio liberatore, la missione è Pentecoste, la liturgia è memoriale e anticipazione, l’agire umano è benedetto da Dio (metropolita Ignatios di Latakia).
don Francesco, vostro parroco