“GESU’ ‘RISANA’ LA NOSTRA RELAZIONE CON DIO”
Il nostro cammino quaresimale continua. Dopo essere stati con Gesù nel deserto, scoprendo che anche Lui si è confrontato con le tentazioni che ci minacciano e con il potere del male che ci porta lontano da Dio; dopo essere stati con Lui sul monte della Trasfigurazione, sentendo la voce della nube che lo confermava come il Figlio amato e ci ordinava di ascoltarlo, mentre indica il cammino dell’offerta di sé per giungere alla vita piena, oggi il Vangelo di Giovanni ci fa incontrare Gesù nel tempio di Gerusalemme, mentre compie uno dei gesti più sconcertanti della sua vita: la cacciata dal tempio di quanti l’avevano trasformato in un mercato. Ed è significativo che tutti e quattro i vangeli riportino questo episodio.
Quale aspetto del mistero di Gesù ci aiuta a penetrare e meditare questa pagina di Vangelo? Una prima spontanea reazione è quella di pensare all’umanità di Gesù, che – come capita anche a ciascuno di noi – perde la pazienza e si arrabbia quando si confronta con qualcosa che non corrisponde con il suo modo di vedere e con le sue aspettative: “Non fate della casa del Padre mio un mercato!”
Non esita a sottolineare così il profondo amore e rispetto verso il Padre e a presentarsi come il “nuovo tempio”, luogo dell’incontro con Dio. Non un tempio fatto di uomini, ma l’umanità di Gesù, sfigurata dalla morte, perché crocifissa, e resa viva per la risurrezione dallo Spirito Santo. E’ attraverso Gesù che noi abbiamo accesso a Dio (dirà Gesù a Filippo: “Chi vede me, vede il Padre”).
Il vero culto a Dio non consiste primariamente nelle cose che possiamo offrire, ma nel dono di noi stessi, come ha fatto Gesù, che ha donato tutto se stesso per amore.
don Francesco, vostro parroco