“SEGUIRE GESU’ PER ANDARE AI FRATELLI”
Seguire Gesù è la nostra vocazione fin dal Sacramento del Battesimo. Conoscerlo, amarlo, condividerne la vita e la missione: a questo siamo chiamati come cristiani.
Le letture che la liturgia ci offre in questa prima domenica del Tempo Ordinario, dopo il Tempo di Natale, sono proprio orientate a presentarci questo tema, attraverso un intreccio di sguardi, di parole essenziali, di ascolto e di relazioni.
Lo sguardo intenso di Giovanni Battista su Gesù porta i suoi discepoli (Andrea e Giovanni) a seguire il Maestro di Nazareth. Lo sguardo penetrante di Gesù su Simon Pietro è costitutivo della sua missione (Pietro > pietra, al quale il Salvatore affiderà la guida della Chiesa). Anche le parole pronunciate rivelano la missione salvatrice del Signore (“Ecco l’Agnello di Dio”) e la missione di Pietro (“Sarai chiamato Cefa, che significa Pietro”).
L’esperienza di incontro con Gesù è contagiosa e da raccontare anche ad altre persone. Così fa Andrea parlando con il fratello Simone: “Abbiamo trovato il Messia” e conducendolo da Gesù. In questo modo i primi discepoli realizzano la loro vocazione e missione, danno il senso più vero alla loro esistenza, sono diventati le persone più utili e più grandi nella costruzione della vita della Chiesa e del mondo.
Il Vangelo si è diffuso così, attraverso un racconto colmo di gioia di un incontro che ti ha cambiato la vita e che desideri comunicare al prossimo.
Conoscere Gesù non è seguire un ideale, un sogno, ma avere un’esperienza vitale con lui, vivere l’intimità e l’amicizia con lui. Come un tempo ha chiamato alla sua sequela gli apostoli, oggi Gesù chiama anche noi per stare con lui e per essere inviati ai fratelli.
don Francesco, vostro parroco