Battesimo di Gesù – 2024

“GESU’, IL FIGLIO OBBEDIENTE AMATO DAL PADRE” 

Il battesimo rappresenta una svolta nella missione del Figlio di  Dio tra gli uomini. Si compie per Gesù la manifestazione a Israele con l’inizio della vita pubblica. Come la sua vita terrena è  cominciata per mezzo dello Spirito (con l’annunzio dell’Arcangelo  Gabriele a Maria di Nazareth), così per mezzo dello stesso Spirito prende avvio la sua vita apostolica.  

Il cuore della pagina evangelica è la voce che risuona sulle  rive del Giordano: “Tu sei il Figlio mio, l’amato”. Parole che  attestano la relazione di Gesù con il Padre, e che rinviano – richiamandola – alla figura del “servo sofferente”, descritto dal  profeta Isaia: “Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto in cui  mi compiaccio” (Is. 42,1). Gesù richiama più volte, durante la sua  opera evangelizzatrice, questa sua particolare relazione con il  Padre. Tutta la sua missione è orientata a compiere la volontà del  Padre. 

Il battesimo con il quale Gesù si fa vicino all’umanità (consapevole della sua lontananza da Dio e bisognosa di un  battesimo di conversione e rinnovamento) inaugura l’inizio della sua  missione in Israele. La voce del Padre sottolinea la necessità di  riconoscere e accogliere suo Figlio, il dono più grande all’umanità.  A partire dal gesto del Battista si prospetta per Gesù un  cambiamento che inaugura la sua missione: d’ora in poi Gesù sarà  il profeta noto a tutto il popolo.  

Sulle rive del Giordano non è presente solo Israele, ma l’intera  umanità, chiamata a riconoscere colui che è più grande e più forte  del Battista. 

In questa celebrazione vogliamo ricordare anche il nostro  battesimo, nel quale l’acqua e lo Spirito ci hanno rigenerati e  fatti diventare figli di Dio, per ringraziare di questo dono. 

 don Francesco, vostro parroco