“ATTENDIAMO IL NATALE CON MARIA E GIUSEPPE”
Celebriamo oggi la 4^ domenica di Avvento. Sulla soglia del Natale la liturgia ci ricorda che Dio ci manifesta il segno supremo del suo amore, restando fedele all’umanità e scegliendo di farsi Emmanuele – Dio con noi per ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito. Questo annuncio della salvezza sorpassa infinitamente la nostra attesa. Lo Spirito che ha illuminato Giuseppe di Nazareth nella sua obbedienza totale ci aiuti a discernere i segni della presenza del Messia.
L’Avvento ci porta al cuore della nostra esperienza di fede. In Giuseppe (vangelo) e nel re Acaz (1^ lettura) vediamo due modi molto diversi di attendere la venuta del Salvatore. Entrambi si trovano in situazioni drammatiche. Giuseppe è nel periodo del fidanzamento con la sua promessa sposa, ma incombe su di lei un dubbio sulla sua fedeltà. Acaz, re di Giuda, viene interpellato da Isaia in un momento in cui il popolo soffre a causa della minaccia di invasione. Tutti e due sono chiamati ad aver cura di chi è a loro affidato. E’ in questo momento che la fede in Dio fa la differenza. Giuseppe si fida del Signore e prende con sé Maria; Acaz invece non si fida e va in rovina.
Maria ci donerà Gesù con le cure di un marito amorevole e premuroso. Giuseppe, il carpentiere di Nazareth, è il modello dell’attesa del Signore: riconosce l’opera di Dio in Maria, ha mani innocenti e cuore puro per accogliere nella sua vita Cristo, benedizione del Padre. Nelle difficoltà e nelle prove della nostra vita, il rapporto con Dio è decisivo: sentirsi amati e desiderare di essere condotti dallo Spirito è la strada maestra.
don Francesco, vostro parroco