“OGGI SAPETE CHE IL SIGNORE VIENE A SALVARCI”
Questa è una notte e un giorno pieni di luce. Il profeta Isaia la preannunciava: “Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse”. Il Vangelo ce lo riferisce: “I pastori di Betlemme, che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge, furono avvolti di luce”. E la stessa luce è donata a noi. Dio ha illuminato per noi questa notte/questo giorno.
La luce di Natale non è abbagliante, non ferisce gli occhi, non è una luce fredda e impersonale: è una luce che penetra con dolcezza nei cuori e vi infonde la gioia: “Non temete, ecco, vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo”.
Perché la luce di Natale ci porta la gioia? L’angelo ai pastori e il profeta nel suo annunzio ci dicono la stessa cosa: “Un bambino è nato per noi; ci è stato dato un figlio”, sono le parole del profeta Isaia; “Oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore”, dice l’angelo. Lo stesso San Paolo si esprime in un’altra maniera: “E’ apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini”.
Ecco la luce nelle nostre tenebre, ecco il significato profondo di Natale.
Il nostro mondo è duro, violento, sconvolto da tanti egoismi che si combattono tra loro. Ebbene Dio non si manifesta come un giudice severo, ma rivela il suo amore gratuito e generoso mandandoci il suo unico Figlio, che si presenta a noi con la debolezza e la dolcezza di un bambino indifeso. La sua presenza in mezzo a noi ci indica anzitutto una cosa: siamo amati, amati da Dio, amati senza essercelo meritato. Questa è la rivelazione fondamentale, che dobbiamo accogliere con una gioia da bambini.
Buon Natale!
don Francesco, vostro parroco