“L’ABBRACCIO DEL PADRE MISERICORDIOSO”
Nel Vangelo di Luca al capitolo 15° troviamo un “trittico” costituito da tre parabole raccontate da Gesù, sul tema della misericordia, con un pannello centrale che potrebbe avere come titolo “il cuore di un padre”, e con due pannelli laterali: la pecorella smarrita e la dramma perduta. Le parabole che vogliono giustificare la vicinanza di Gesù ai peccatori, si concludono con un ritornello che è un invito a far festa e a rallegrarsi perché la pecora è stata riportata all’ovile, la moneta è stata ritrovata, il figlio che si è allontanato dalla casa paterna è ritornato. La parabola ci presenta Dio come un Padre misericordioso, che prepara una festa al figlio prodigo e invita il fratello maggiore alla riconciliazione.
In questa parabola è sintetizzata la storia della salvezza: l’alleanza, il peccato, la conversione, la festa per tutti. Il peccato nasce dalla sfiducia in Dio che porta a concepire l’allontanamento da Lui come libertà. Nella precarietà, sopraggiunta dopo aver sperperato tutto, il figlio minore rientra in se stesso. Capisce il suo errore, il suo peccato, premessa necessaria per ritornare nella casa dalla quale si era allontanato. Prende coscienza di aver perduto la sua dignità di figlio e desidera tornare. Ad attenderlo trova suo Padre, che lo vede da lontano, prova compassione per lui, gli corre incontro, lo abbraccia, lo bacia e fa festa.
Il Padre vuole che questa festa sia per tutti e per questo invita anche il figlio maggiore, chiuso nel suo egoismo, a superare il criterio dell’avere e del calcolo e a riconciliarsi con il fratello.
Buona continuazione del cammino quaresimale.
don Francesco, vostro parroco