II Domenica dopo Natale

CONTEMPLIAMO LA LUCE DI DIO

In questa seconda domenica del Tempo di Natale la  liturgia ci invita nuovamente, attraverso la lettura del Prologo di  San Giovanni, a contemplare il mistero di Dio che si è fatto  uomo. Solo contemplando l’incarnazione del Figlio unigenito di  Dio possiamo comprendere l’identità di quel Bambino che  abbiamo contemplato nella semplice povertà di Betlemme, nato  dal grembo di una donna e donato a noi dallo Spirito.  

Dono che viene dall’alto, anche se intessuto di umanità in  tutto simile alla nostra, senza alcun privilegio. La luce di Dio  dirada le tenebre del mondo e del nostro cuore. Noi siamo  cristiani perché Dio lo abbiamo conosciuto in Gesù di Nazareth  e viviamo, o meglio cerchiamo di vivere in modo esplicito  questa fede, di cui dovremmo essere testimoni gioiosi. Tutto ciò  che è uscito ed esce dalle mani di Dio è plasmato a immagine  di quel legame di amore che lega il Padre al Figlio; è segnato  da un’impronta originaria per tutto e per tutti: “In Cristo, il  Padre ci ha scelti prima della creazione del mondo,  predestinandoci ad essere per lui figli adottivi per opera di  Gesù Cristo”. 

Oggi siamo quindi chiamati a ricordarci che tutti i doni di  Dio ci sono ridati per mezzo di Gesù, perché Lui è il mediatore  della nuova alleanza con Dio. Contempliamo l’elezione che Dio  ha fatto di noi da tutta l’eternità e la ammiriamo con spirito di  adorazione e di gratitudine, coscienti di non poterla afferrare  pienamente, ma solo contemplarla con amore. Acclamiamo  anche noi con il salmista: “Canterò in eterno l’amore del  Signore”.  

 don Francesco, vostro parroco