IL DISEGNO DI SALVEZZA NELL’OGGI DELLA STORIA
Con questa domenica, 1^ di Avvento, inizia un nuovo Anno Liturgico. La Parola che ascoltiamo ci invita a cogliere una duplice prospettiva: l’attesa e la certezza. Vi è in primo luogo un appello alla vigilanza, segno caratteristico dell’Avvento. E vi sono parole nella prima lettura che segnano un tempo certo: “Ecco verranno giorni nei quali realizzerò le promesse di bene…”. E’ il tempo del compimento che si avvicina.
La storia umana e la storia della salvezza trovano il punto di convergenza nella persona di Cristo. Gesù non è solo colui che annuncia il Regno di Dio, ma si presenta come la venuta stessa di questo Regno nel mondo.
Gesù Cristo è perennemente colui che viene. Anche se già venuto, è sempre colui che deve venire. Le prime parole che la Chiesa fa ascoltare invitano a guardare avanti, a volgere lo sguardo al futuro. Il cristiano non è un uomo del passato, che coltiva la nostalgia di ciò che ha vissuto o la colpevolezza del male compiuto. E’ uomo del futuro, che si costruisce giorno dopo giorno, secondo il Vangelo di Cristo, suo liberatore e salvatore.
Per vedere il Signore venire, bisogna essere vigilanti. Se si tengono gli occhi aperti, si potranno scorgere i segni del suo amore. E se il Signore tarda, ogni credente deve impegnarsi in un cammino di santità che prepara il suo ritorno.
Augurarci quindi un buon cammino di Avvento, è impegnarci ad essere attenti alla venuta del Signore nell’oggi della nostra vita e della storia del mondo, ma con lo sguardo proteso verso il futuro, il compimento delle sue promesse.
don Francesco, vostro parroco