“CHI NON E’ CONTRO DI NOI, E’ PER NOI”
In questa domenica Gesù ci chiama ad accogliere con fiducia la Sua Parola, affinché possa portare frutto; ci invita a divenire discepoli universali, credenti senza frontiere, capaci di gioire che si compia il bene indipendentemente da chi lo realizza. Lo Spirito di Dio agisce anche fuori della Chiesa. Ogni credente riceve lo Spirito. Nessuno può pensare di “avere l’esclusiva”! Dio sparge il suo Spirito su tutti i suoi figli, affinché essere profeta – essere portatore della Parola nel discernimento e nella testimonianza – non sia più riservato ad un’elite, ma dote di ogni cristiano.
Nel testo del Vangelo di Marco, Gesù insegna ai discepoli a guardare tutti con un’ottica evangelica: chi non è contro di loro, è con loro. La discriminante non è l’appartenenza al gruppo, ma la fede in Gesù, anche se poi la fede conduce alla comunità dei credenti. Ai discepoli Gesù insegna a guardare alla salvezza del mondo come ad un’opera ben più vasta che la sola appartenenza alla Chiesa. Lo Spirito soffia dove vuole. Non appartiene a nessuno. Vive nel cuore degli uomini e delle donne che combattono il male e operano il bene. Bisogna saper riconoscere la sua opera e gioire del bene, invece di provare gelosia o inquietudine. Lo Spirito suscita ovunque gesti di condivisione, di solidarietà, al di là delle appartenenze.
Apostolo prediletto, ti sei fatto portavoce di una iniziativa che a te e agli altri era sembrata logica e giusta: “Non puoi nominare Gesù!” Già nello sguardo del maestro hai letto lo sbaglio fatto, avevate dimenticato Mosè: “Magari tutti fossero profeti”. Ti sei guardato dentro e hai trovato un occhio che rendeva gli altri avversari di un’opera solo tua e degli altri amici. Ma l’hai cavato, sei stato forte, e lo Spirito te ne ha dato uno capace di penetrare, come aquila, le profondità di Dio..
don Francesco, vostro parroco