“IL REGNO: UN SEME CHE CRESCE”
Le due parabole riportate nel vangelo di questa 11^ domenica del Tempo Ordinario (il seme gettato sul terreno e il granello di senape) richiamano alla povertà, alla disponibilità e alla pazienza. Richiamano la necessità del buon terreno della fede, perché il seme possa germogliare. Ricordano l’indispensabilità delle lacrime, della fatica e dell’attesa, perché il germoglio possa crescere e divenire un albero frondoso. Il Regno di Dio, dice Gesù, è un evento. E’ un qualcosa che accade nel tempo e nella storia, nella vita del mondo e nell’esistenza di ogni cristiano.
E’ l’evento con cui Dio si fa vicino all’uomo, lo accoglie, lo fa oggetto del suo amore gratuito e lo salva. Il Regno di Dio, dice Gesù, non è una realtà lontana, ma è già presente nel quotidiano; attende solo di essere riconosciuto. Il Regno di Dio è un mondo trasfigurato, bello, felice, in comunione con Dio e con i fratelli. Da quando Gesù è venuto sulla terra, è morto per la salvezza di ogni uomo, ed è risorto, il Suo Regno è già presente nella storia. Ma al pari di qualcosa che è stato seminato, deve crescere: ha bisogno di tempo per divenire ciò che è destinato a diventare.
E l’uomo che cammina verso la felicità, verso la santità non realizza solo la sua vita, ma porta a compimento il progetto di Dio su di lui e sul mondo. Esso diverrà progressivamente, per opera di ogni cristiano, luogo in cui si manifesta e realizza progressivamente il Regno dei cieli.
Padre, hai scelto un piccolo gruppo e ne hai fatto il tuo popolo. Hai mandato tuo figlio Gesù, e lo hai reso Salvatore del mondo e Signore dell’universo. Lui ha scelto dodici uomini: non contavano niente per nessuno, e tu ne hai fatto degli annunciatori. Rendi oggi anche noi capaci di accogliere il seme della Tua Parola e di farlo germogliare in noi”.
don Francesco, vostro parroco